Circolare veloce, Miceli (M5S): “Basta ai monopoli degli intoccabili”
“Il trasporto pubblico locale costa ai cittadini calabresi mezzo milione di euro al giorno. Questa è la cifra con cui la regione Calabria finanzia le ditte di autobus. Il costo per chilometro è di 2 euro, per la nostra regione, quando, ad esempio, in Piemonte è pari a 1,14 euro per Km. Siamo l’unica regione a non aver avviato le procedure per effettuare bandi di gara nell’assegnazione delle tratte che avvengono ancora per affidamento diretto (da parte di amici degli amici degli amici, fino alla terza generazione di voti)”. È quanto afferma Domenico Miceli, consigliere comunale di Rende del movimento 5 stelle.
“La precedente amministrazione regionale di centrodestra non è riuscita a produrre un nuovo Piano Regionale dei Trasporti, evidenziando la propria incapacità - oppure le cose andavano bene così e non avevano la necessità di cambiarle? -, lasciandoci in eredità una situazione disastrosa e vergognosa Non ci è sembrato di leggere molte critiche ai loro sodali di partito da parte dei sindaci Occhiuto e Manna. Come al solito le esigenze dei cittadini e dell’utenza è l’ultima ad essere presa in considerazione nelle scelte dei partiti politici che ci hanno governato finora.
Se il Consorzio Autolinee può garantire le stesse corse della circolare veloce, con le stesse tratte, le stesse frequenze e lo stesso costo di 1 euro, aggiungendo queste corse ai propri servizi, allora l’Amaco si faccia da parte e il problema è risolto. Altrimenti il Consorzio Autolinee deve tacere, perché è inaccettabile un servizio così scadente come quello che ha finora fornito agli studenti calabresi, con frequenze bassissime, orari non rispettati, un abbonamento altissimo, di 44 euro (quando a Roma, ad esempio, il costo è di 35 euro), autobus usurati e soggetti spesso a rotture. Inoltre questa gestione ad affidamento diretto dura da troppi anni. Ma davvero nessun altro privato poteva essere interessato ad offrire un servizio – non diciamo simile – ma di sicuro migliore rispetto a quello offerto fino ad ora dal Consorzio?
Se c’è qualcosa di sbagliato in tutta questa storia è proprio la legge regionale che regola il Tpl, che uccide la libera concorrenza a danno degli utenti. Come Movimento 5 Stelle siamo a favore di azioni tese alla soddisfazione dei cittadini, in questo caso utenti di un servizio e non abbiamo nessun interesse privato da difendere se non quello della collettività. Per questo motivo pur non considerando l’azione dei due sindaci come risolutiva, siamo conviti che sia servita almeno a mettere allo scoperto un problema che nessuno ha mai voluto veramente affrontare”.