69enne suicida a Cerchiara, comunità perde cittadino emerito
La notizia del gesto estremo di cui si è reso protagonista il 69enne pensionato della Marina ha destato enorme scalpore in tutto il paese perché, nonostante egli vivesse a Taranto da oltre 40 anni, tornava spesso e volentieri nel suo paese natìo per incontrare i familiari, in particolare il fratello Elio che svolge le mansioni di Vigile Urbano e gli amici d’infanzia.
Questa volta, però, lo scopo del suo viaggio era ben diverso dal solito, tanto è vero che non ha perso tempo e, appena arrivato in paese, ha scelto un luogo appartato per mettere a segno il suo tragico progetto sulle cui motivazioni resterà sempre l’ombra del dubbio.
Sin da giovane il 69enne F.P., di carattere allegro e gioviale, suonava il clarinetto nella banda musicale del paese sorta per iniziativa del compianto parroco don Vincenzo Barone tanto che, secondo quanto raccontano gli amici, sarebbe stato proprio per l’abilità di suonatore di clarinetto che era stato arruolato, tanto è vero che per tutti gli anni del suo onorato servizio, è rimasto sempre di stanza a Taranto proprio perché suonava il clarinetto nella banda musicale della Marina Militare.
Ma, come si diceva, l’anziano militare, come del resto tutti i cerchiaresi emigrati per lavoro, non aveva mai dimenticato le radici mantenendo un rapporto stabile con il paese e con i cerchiaresi. Del resto lo stesso giovane autista della Saj che si è trovato a passare da quelle parti, nonostante appartenente ad una generazione diversa, lo conosceva bene e, con un gesto encomiabile, ha tentato inutilmente di salvarlo dalle fiamme togliendogli di dosso la giacca e la maglia. Lo conosceva bene anche il sindaco Carlomagno che, raggiunto dalla notizia del tragico evento mentre era al suo posto di lavoro di Cardiologo, si è detto frastornato e dispiaciuto dichiarandosi vicino alla famiglia ed alla comunità che ha perso un figlio emerito.