Reggio: la Bottega del Sud del commercio equo e solidale cambia sede
A Reggio Calabria c’è un piccolo, grande mondo che ruota attorno all’idea del commercio equo e solidale e contribuisce a far crescere una forma virtuosa di commercio che mette al primo posto le persone.
E’ la Bottega del Sud che compie quest’anno ventitre anni,voluta dall’associazione ZOI’ OLO’ (dal grecanico pane per tutti), nata per promuovere nel territorio della provincia di Reggio Calabria la cultura del consumo critico, dello sviluppo sostenibile e della pace.
In tal senso ha dato vita all’esperienza della Bottega del sud, il cui punto vendita per la diffusione dei prodotti del commercio equo e solidale da lunedì 26 gennaio si trova nella nuova sede di via Santa Caterina ,Vico Leone, al n° civico 27/D, ospitato dal Centro Servizi della Fondazione Exodus Onlus. Il suo fondatore, Don Mazzi,che condivide la filosofia del commercio equo e solidale e la solidarietà terzomondista, ha entusiasticamente offerto la sua collaborazione.
Fin da l’inizio –commenta Guido Leone, volontario della Bottega, unitamente a Tonino Perna, Piero Polimeni ,Ornella Catalano, Marisa Frisina, Anna Fatiga e al presidente dell’Associazione Pasquale Ambrosino - la sua mission non è stata solo quella di vendere i prodotti del commercio equo e solidale, ma soprattutto di far crescere la consapevolezza che un’altra forma di mercato è possibile e dipende dalla sensibilità dei consumatori. Per accrescere questa sensibilità la bottega reggina è stata sempre molto presente nelle scuole, tra gli studenti universitari e nelle iniziative delle altre associazioni reggine.
Ha una collaborazione attiva con istituti scolastici di Reggio e provincia, dove ha anche avviato esperienze formative, finalizzate a creare tra studenti nuclei che autonomamente promuovono nel corso delle pause di socializzazione il commercio equo solidale.
Il commercio equo è una sfida; rappresenta l’idea che, per garantire opportunità di sviluppo a tutti,sia possibile organizzare l’economia in un modo diverso, a partire dai consumi quotidiani fino ad arrivare ad una organizzazione delle filiere e della politica che le gestisce ,più coerente con questi obiettivi di promozione umana.
E’ un movimento che ha ormai cinquanta anni di vita. In Italia,sono presenti quasi cinquecento punti vendita specializzati. In una condizione generale di crisi per il commercio ,anche questo settore è in sofferenza anche se resiste per lo zoccolo duro rappresentato dalla qualità dei suoi prodotti.
Nello spazio reggino è presente una decina di volontari che fanno turni settimanali in bottega. E’ nostra responsabilità ,speriamo condivisa dalla cittadinanza reggina, fare in modo che il consumo critico rimanga l’unica esperienza positiva e che quell’azione di comunicazione ,informazione, educazione nelle scuole che fa questa bottega ,come tutte le altre “botteghe del mondo” e che è peculiare del movimento italiano, rimanga la nostra ricchezza ,il nostro bene più prezioso da salvaguardare.
La nostra Associazione – conclude il prof. Guido Leone –sta predisponendo una proposta di legge regionale sulla “diffusione del commercio equo e solidale in Calabria” che sarà presentata quanto prima ai gruppi parlamentari regionali perché la condividano e la portino in discussione in Consiglio regionale. Sarà l’occasione perché la Calabria si ponga allo stesso livello delle regioni più avanzate in questo settore.