Per vendetta piazzano una bomba a scuola, in manette due ex studenti 19enni
Due ragazzi di appena 19 anni ciascuno sono stati arrestati all’alba di stamani dai carabinieri con l’accusa di “fabbricazione e porto di ordigno esplosivo micidiale e disastro doloso in concorso”. I due giovani sono ora ai domiciliari e l’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Tribunale di Paola al termine di una indagine, eseguita dai militari di Scalea, dopo il ritrovamento, il 10 dicembre scorso, di un ordigno esplosivo (che era costituito da una bombola di gas collegata ad un congegno di innesco artigianale) posizionato all’interno del bar dell’Istituto Tecnico per geometri e ragionieri “Giovanni Paolo II” di Diamante.
In quell’occasione sul posto intervennero i Vigili del Fuoco di Scalea e la squadra Artificieri-antisabotaggio del Comando Provinciale di Cosenza che disinnescarono l'ordigno ed evacuarono parte dello stabile. Le indagini dei militari di Scalea e Diamante hanno portato così alla identificazione dei presunti autori, due ex studenti che, dopo aver confezionato artigianalmente l’ordigno esplosivo lo avrebbero posizionato nel bar della scuola, durante la notte, forzando la porta di ingresso.
Secondo gli investigatori le motivazioni del gesto sarebbero riconducibili ad una denuncia presentata dal gestore del bar che accusava i due 19enni del furto di un portafoglio. Gli arrestati sono stati tradotti presso i rispettivi domicili a disposizione dell’Autorità giudiziaria mentre l'ordigno è stato inviato al Ris di Messina per gli accertamenti del caso.