Birra tedesca con detergenti, venduta anche in Italia

Calabria Salute

Il Ministero della sicurezza alimentare tedesco ha diramato un'allerta alimentare per la presenza di detergenti nella birra che è stata venduta in 12 Paesi compresa l'Italia. La birra in commercio è la Lindenbräu, Gräfenberg che può essere contaminata con detergenti e per questo motivo il produttore ha ritirato da tutti i punti vendita la bevanda interessata ancora esposta sugli scaffali mentre sta procedendo al richiamo dai paesi in cui è stata esportata. I supermercati a loro volta nel frattempo dovrebbero sbandierare un cartello per avvisare i clienti.

Più in dettaglio, si tratta della birra prodotta dalla famosa birreria Lindenbräu con sede in Germania con data di scadenza 18/3 - 24/03/2015. La segnalazione è stata diffusa anche attraverso il sistema di allerta europeo, questo vuol dire che tutti i Paesi interessati hanno ricevuto la notizia e si sono attivarti immediatamente per verificare che il produttore abbia ritirato la birra dagli scaffali di tutti i punti vendita, informando i consumatori. Il comunicato riporta una nota del Ministero tedesco che informa di avere ritirato il prodotto e di avere avviato il richiamo della birra e invita i cittadini a non consumare la bevanda venduta nei supermercati. Inoltre precisa che il richiamo è volontario ed è voluto dallo stesso produttore in quanto, come ha dichiarato la famiglia Bankole Stockum "La qualità della nostra birra è nostra priorità assoluta".

Nel comunicato il produttore precisa che la decisione del ritiro della bevanda è avvenuta "durante un controllo di routine, che ha permesso di identificare un difetto tecnico che ha permesso di non completamente escludere che nel prodotto venduto dalla nostra birreria con la data di scadenza 18/03 - 24/03 possono essere incluse impurità di agenti detergenti. L'assunzione di tale birra contaminata può causare lesioni. Per questo motivo, vi invitiamo a riportare queste birre nella nostra fabbrica di birra o il negozio di liquori dove sono state acquistate. Naturalmente, i prodotti restituiti saranno sostituiti". In Italia di solito tutto tace, ma non bisogna meravigliarsi.

Per tale ragione, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” rilanciando l'allerta riportata dal portale del governo tedesco su Lebensmittelwarnung.de, invita i consumatori di astenersi dall’acquisto della birra interessata invitando chi lo ha già effettuato a non bere la birra e a riconsegnarla al punto vendita, per il rimborso o la sostituzione. Per evitare futuri problemi, aziende ed autorità non possono dare per scontato che i prodotti alimentari siano tutti e sempre sicuri; servono verifiche sul campo approfondite, sui processi e sui controlli, in laboratorio e a tavolino. Sono episodi del tutto evitabili, se si procede nella maniera giusta. L’altra cosa da ribadire è che le birre non coinvolte si possono bere con serenità.