Coronavirus in Calabria, il commissario Longo vara piano anti Covid
È stato firmato in tempi record il Piano anti Covid della Calabria. Fautore dell’operazione è il nuovo commissario ad acta della sanità in Calabria, Guido Longo. Come riporta la Gazzetta del Sud, il piano è “volato” a Roma e si trova sul tavolo dei ministri della Salute e dell’Economia in attesa della validazione.
Il programma operativo per fronteggiare l’emergenza sanitaria scatenata della diffusione del coronavirus In Calabria è stato realizzato e firmato in poco tempo, per sanare il “vuoto” e i ritardi accumulati dall’ex commissario, Saverio Cotticelli, poi dimessosi dopo le dichiarazioni rilasciate in televisione.
È lo stesso commissario Longo a confermare la redazione del piano territoriale per l’emergenza Covid durante la trasmissione “Che giorno è” di Rai Radio 1. “Stiamo vedendo come migliorare la rete territoriale delle prestazioni sanitarie”.
Ai microfoni della trasmissione ha quindi parlato della priorità inserita nel piano, ovvero l’aumento di tamponi e il blocco del contagio, mentre per i casi più gravi intende assicurare “cure appropriate nelle varie aziende ospedaliere che sono assolutamente attrezzate”.
Ha poi accennato alle “insufficienze a livello di prestazioni sanitarie territoriali. Cercheremo di migliorare anche in ragione dell’emergenza Covid. Serviranno legalità e trasparenza, legalità nella gestione dei flussi di prestazioni. Quello è il problema, garantire un miglioramento dello standard di prestazioni e salvaguardarci da appetiti certamente non conformi alla legge. Gli anni di commissariamento pesano molto sull’instabilità dei bilanci perché azzerare i debiti è un problema complesso, Ci attrezzeremo anche per questo”.
Gli obiettivi del commissario Longo sono dunque 26, gli stessi in soldoni del suo predecessore, fatta eccezione per il pianto anti Covid, scritto, sottoscritto e inviato a Roma, e la ricognizione, con relativa quantificazione e gestione, del contenzioso attivo e passivo in essere e la verifica dei fondi rischi aziendali e consolidato sanitario regionale.
Longo dovrà inoltre garantire i livelli essenziali di assistenza. Il commissario, come recita il decreto di nomina, potrà avvalersi di una struttura composta da 25 persone, e dovrà attuare i programmi operativi 2019-2021, proseguire l’attuazione del Piano di rientro nonché di tutti gli interventi necessari per “garantire, in maniera uniforme sul territorio regionale, l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza in condizioni di efficienza, appropriatezza, sicurezza e qualità, nei termini indicati dai Tavoli tecnici di verifica, ivi compresa l’attuazione del decreto legge 10 novembre 2020 n. 150”. Nell’ambito di questa cornice, sono indicate le azioni e gli interventi necessari.
Tra i compiti c’è anche quello di riorganizzare la rete ospedaliera. Il nuovo commissario dovrà infatti adottare “ogni necessaria iniziativa al fine di ricondurre il livello di erogazione dei livelli essenziali di assistenza agli standard di riferimento, in particolare con riguardo all’adesione agli screening oncologici, all’assistenza territoriale ed alla qualità e sicurezza dell’assistenza ospedaliera”.
Dovrà inoltre attuare il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera e della rete di emergenza-urgenza “in coerenza con il fabbisogno assistenziale”. Longo dovrà inoltre definire e attuare le reti cliniche specialistiche e avviare il monitoraggio delle procedure per la realizzazione dei nuovi ospedali, oltre al completamento del riassetto della rete dei laboratori e di assistenza specialistica ambulatoriale.
(ultimo aggiornamento 12:54)