Economia in Calabria, UniCredit: primi segnali incoraggianti
Dopo un 2014 inferiore alle attese, gli indicatori economici della Calabria, per il 2015, dovrebbero riservare qualche buona notizia. Lo confermerebbero i dati dell’Osservatorio dei Territori, elaborato dalla struttura Territorial and Sectorial Intelligence di UniCredit, che analizza il quadro congiunturale della regione e la dinamica dei principali indicatori anche in chiave prospettica.
Per il terzo trimestre del 2014, infatti, lo studio evidenzia come, pur arrestandosi il processo di recupero dell'attività economica calabrese, in linea con l’andamento nazionale, continui ad attenuarsi gradualmente la contrazione del Pil della regione. Entrando nel dettaglio, l’analisi di UniCredit conferma come il PIL calabrese, seppur rimanga in territorio negativo anche quest’anno, mostri un progressivo recupero rispetto al minimo del 2013. Dopo il tonfo di due anni fa, infatti, anno in cui il prodotto interno lordo della regione è sceso del 4,5% (anche a causa del difficile scenario internazionale dell’economia) lo studio stima per l’anno appena concluso una riduzione del calo al 2%, mentre per il 2015 è atteso un tasso di variazione tendenziale che si ferma al -0,3%. Per l’Italia invece è previsto un ritorno del PIL in territorio positivo, a + 0,5%.
2015: CALABRIA IN AFFANNO MA C’È TIMIDA RIPRESA
“Questi dati testimoniano come l’economia della Regione resterà anche per il 2015 in una situazione di difficoltà, ma si intravedono i primi segnali incoraggianti che lasciano sperare in una seppur timida ripartenza nella seconda metà dell’anno – commenta Felice Delle Femine, Regional Manager per il Sud di UniCredit. “In questo scenario – aggiunge - è quindi fondamentale far ripartire gli investimenti e cogliere i segnali di ripresa che intravediamo. Se c'è una cosa che non manca in questo momento è la liquidità. Proprio allo scopo di stimolare la domanda di credito, UniCredit ha messo a disposizione del settore produttivo del Sud continentale circa 1 miliardo di euro, di cui oltre 70 milioni in Calabria, interamente destinati all’economia reale, trasferendo ai clienti i benefici del minor costo del denaro. Ed è una scelta che va nella giusta direzione, anche alla luce delle recenti decisioni della Bce che permetteranno di immettere ulteriore iniezioni di denaro nel sistema. Non vorrei quindi enfatizzare eccessivamente i dati dello studio, ma anche se analizziamo il valore aggiunto per settore, si scorgono alcuni segnali per un po’ di ottimismo, in particolare in alcuni settori che potrebbero stimolare la ripresa dell’economia del territorio”.
AGRICOLTURA IN POSITIVO; DEBOLI INDUSTRIA, COSTRUZIONI E SERVIZI
L’Osservatorio dei Territori di UniCredit, infatti, conferma anche per il 2015 il contributo positivo dell'agricoltura all'economia calabrese (+0,4%). Ancora deboli, anche se in risalita, gli altri settori (industria, costruzioni e servizi).
Analizzando l’export complessivo a livello settoriale, lo studio UniCredit evidenzia che nel periodo luglio 2013/giugno 2014 sono cresciute sensibilmente su base annua le esportazioni della meccanica (+41%) e degli articoli in gomma e plastica (+42%). Risulta positiva anche la chimica (+14,8%). Per il 2015 si stima una leggera crescita delle esportazioni della regione (+1,2%).
Relativamente ai principali paesi di destinazione, sempre nel periodo considerato, sono cresciuti i flussi di export calabrese verso la Tunisia (+163,6%) e gli Emirati Arabi Uniti (+140,9%). Sono positive anche le esportazioni dirette in Russia (+38,2%), Stati Uniti (+19,2%) e Giappone (+10%). E’ comunque l’area dell’Europa Occidentale che resta di gran lunga il principale mercato di sbocco per l’export calabrese (50,1% la quota sul totale delle esportazioni), seguita da Stati Uniti (8,2%) e Algeria (2,5%).
ESPORTAZIONI A SUPPORTO DELL’ECONOMICA CALABRESE
Sul fronte delle importazioni, invece, la variazione stimata per il 2015 segna un balzo del 4,5%, di gran lunga superiore al +3,1% individuato come media nazionale. “Secondo i nostri dati - continua Felice Delle Femine - la ripresa dell’economia calabrese sarà supportata dall’export che contribuirà a stimolare una graduale ripartenza degli investimenti, soprattutto nella seconda metà dell’anno, che è la condizione necessaria per innescare un nuovo percorso di sviluppo e quindi di crescita in Calabria e nel Sud. Infine per quest’anno assisteremo ad una moderata riduzione della contrazione del numero degli occupati e il livello dei consumi e dei redditi delle famiglie tornerà gradualmente a crescere nel corso dell’anno”
Per quanto riguarda il numero di occupati, si registra una decisa attenuazione rispetto al minimo del 2013 (-6,9%), anche se la dinamica resta negativa. Nel 2014, infatti, l’occupazione totale in Calabria diminuisce del 3,3%, mentre nel 2015 si assisterà ad una ulteriore rallentamento del calo (-1,2%). Nel 2015 l’agricoltura sperimenterà un aumento dell’occupazione in regione (+0,6%), mentre ci si attende un indebolimento per l’industria e un proseguimento del recupero per costruzioni e servizi, seppure si attendano variazioni ancora negative.
FAMIGLIE, MIGLIORNO I CONSUMI
Per quello che riguarda la condizione economica delle famiglie in Calabria, nel 2014 migliorano i consumi (+2,2%) e si stabilizza il reddito disponibile. Le stime sono positive anche per il 2015 (+0,8% le previsioni per i consumi delle famiglie e + 1,2% quelle per il reddito disponibile). La propensione al risparmio (ossia la quota di reddito disponibile accantonata dalle famiglie per il risparmio), dopo la flessione dello scorso anno, torna leggermente a salire.
Sul fronte della demografia delle imprese, si osserva un consolidamento delle imprese attive nel terzo trimestre del 2014 (+0,1%), dopo essere passate in positivo nel periodo precedente, per un totale di 155 mila imprese attive in regione.