Gallo: “La Calabria e il Mezzogiorno come la Grecia?”

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"In queste ultime settimane c’è stata grande attenzione sul possibile default della Grecia e delle sue banche, ma non altrettanta sulla situazione allarmante delle sofferenze e dei crediti deteriorati delle banche in Italia, ma soprattutto nel Mezzogiorno e in Calabria". E' quanto scrive in una nota Vincenzo Gallo.

"Il rapporto della Banca d’Italia - spiega la nota - sull’economia delle regioni italiane fa emergere che le sofferenze sui crediti totali sono pari nel centro nord al 13% e in Italia al 15%, ma nel Mezzogiorno raggiungono il 25,7%. La percentuale più alta in Italia è stata registrata in Basilicata, con il 32,8 %, seguita dalla Calabria con il 31,8% e dal Molise con il 31,2%. I valori più bassi risultano in Trentino Alto Adige, 7,5%, in Val d’Aosta, 8,5%, e Lombardia, 9,7%. La percentuale dei crediti in sofferenza delle imprese in Calabria è del 42,1 %, mentre quella delle famiglie è del 19,4 %. Da sottolineare che le sofferenze delle imprese manifatturiere raggiungono in Calabria il 56,4%, quelle del settore delle costruzioni il 45,5% e quelle dei servizi del 40,6%".

"Se si considerano i crediti complessivamente deteriorati, la percentuale della Calabria sale al 42,1%, il valore più alto in Italia. Nel Mezzogiorno sono risultati pari al 35,8%, nel centro nord al 21,6%, mentre la media in Italia è del 23,8%. I crediti deteriorati delle imprese rappresentano in Calabria il 55,2% e quelle delle famiglie il 24,8%, entrambi i valori più alti in Italia.D’altra parte dai dati diffusi dalla Banca d’Italia emerge che il PIL in Calabria negli ultimi anni ha avuto una contrazione maggiore rispetto a quella media nazionale, pari -3,5% nel 2012, del -5,4% nel 2013 e del - 1,8% nel 2014".

"Il Pil pro capite nel 2014 in Calabria è risultato il più basso in Italia, pari a 14.500 euro, inferiore a quello del Mezzogiorno, di 16.100 euro, e meno della metà rispetto a quello del centro Nord, pari a 30.100 euro. Dopo anni di crisi, di austerità, di riduzione degli investimenti, di incapacità di spesa e di ritardi nei pagamenti alle imprese, questi dati danno un quadro della gravità della situazione economica e finanziaria delle banche e delle imprese in Calabria e nel Mezzogiorno, che meriterebbe la massima attenzione da parte del governo nazionale e dei governi regionali".