Wanda Ferro sul “Giorno del ricordo”
“I semi dell’odio e dell’intolleranza hanno generato i drammi più dolorosi del nostro passato, così come quelli del presente. In tante parti del mondo la cultura della violenza, della sopraffazione, dell’annientamento del diverso, continua a mettere radici nei cuori degli uomini, spargendo sangue e diffondendo il terrore, dal Medio Oriente fino al cuore dell’Europa. Tenere acceso il fuoco della memoria non ha solo il senso di una doverosa celebrazione delle sofferenze e delle ingiustizie del passato, ma quello dell’impegno a costruire un’identità condivisa, a dare valore a ciò che accomuna anziché a ciò che divide. Significa conoscere e conoscersi, per allontanare l’odio e ritrovare il valore della pace, del bene comune, dell’appartenenza ad una stessa umanità”. E’ quanto afferma, Wanda Ferro, vice coordinatrice di Forza Italia in Calabria, in occasione della celebrazione del “Giorno del Ricordo”, in memoria delle oltre 20 mila vittime delle foibe e dell’esilio degli italiani di Fiume, Istria e Dalmazia.
“Un feroce genocidio, una tragedia atroce aggravata dalla congiura del silenzio che per decenni ha tentato di nascondere dietro una cortina ideologica il massacro di venticinquemila innocenti, gettati ancora vive nelle fosse del Carso per lasola colpa di essere italiani, e il dramma dei centomila esuli giuliano-dalmati, costretti ad abbandonare le loro case e i loro affetti per salvarsi da una feroce pulizia etnica. E’ servita una legge dello Stato perché una delle peggiori barbarie del ‘900 venisserestituita alla memoria degli Italiani, entrando nei libri di storia e restituendo alle giovani generazioni il diritto alla verità e alla conoscenza. Il “Giorno del Ricordo” ci richiama alla necessità di affrontare le nuove sfide dell’integrazione e della convivenza tra popoli, culture e religioni diverse. Una convivenza che deve essere costruita giorno dopo giorno sulla solidarietà, sulla conoscenza delle tante culture ed identità, e sul rispetto di quelle diversità che devono rappresentare la risorsa su cui costruire un futuro dispiace e giustizia per l’intera umanità”.