Gioielleria rapinata a Strongoli, tre fermi: incastrato il “commando del taglierino”
Un commando, armato di taglierina, quello che si è presentato ieri mattina nella gioielleria Oro Romeo di Strongoli Marina, nel crotonese, portando via una sacca contenente svariati gioielli.
Ed a distanza di meno di 24 ore le forze dell’ordine sono riuscite a scoprire tre dei presunti rapinatori (un quarto è ancora in fase di identificazione) che sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto da parte di Polizia e Carabinieri che, in questa indagine, hanno operato in strettissima sinergia. Si tratta per ora di due uomini italiani ed una donna romena.
I FATTI | Ieri mattina intorno alle 9,30, hanno spiegato gli inquirenti, una donna ben vestita si sarebbe presentata nella gioielleria; mentre la titolare gli apriva la porta è stata travolta da due uomini a viso coperto che l’hanno immobilizzata legandole mani e piedi con del nastro adesivo maltrattandola e minacciandola con un taglierino. Dopodiché si sono impadroniti di quanti più gioielli potevano, nascondendoli in una sacca, e portando via anche l’hard disck della videosorveglianza. Tuttavia, la loro fuga è stata ostacolata dall’intervento del fratello della vittima che, dall’esterno, ha immediatamente chiuso la porta nel negozio nel tentativo di bloccare i rapinatori i quali, però trovata un’altra copia delle chiavi, sono riusciti ugualmente a scappare.
Nel giro di pochi istanti sono giunte sul posto alcune pattuglie dei Carabinieri e della Questura ed è immediatamente scattata la ricerca dei fuggitivi, con l’impiego anche di due elicotteri e di numerosi equipaggi che hanno rastrellato le zone vicine e le campagne circostanti.
Durante le ricerche sono stati visti due soggetti scappare verso l’entroterra: inseguiti è stato bloccato dapprima un 39 enne, Leonardo Masucci (con precedenti di polizia) mentre l’altro malvivente è riuscito a dileguarsi. Poco dopo, sempre durante le ricerche, in un luogo non distante dalla gioielleria, è stata invece rintracciata una donna romena di 30 anni, Maria Popa.
Alcuni testimoni avevano inoltre visto allontanarsi rapidamente dalla scena del crimine una Fiat 600 nera e, scattate le ricerche, l’auto è stata ritrovata a Cirò Marina, presso l’abitazione di Massimo Ausilio, 30enne con precedenti di polizia ed amico di Masucci. Altri accertamenti avrebbero consentito di individuare con certezza, come complici di quest’ultimo, proprio la donna romena e Ausilio. Tutti e tre sono stati così sottoposti a fermo di indiziato di delitto e sono ora a disposizione del Pm di turno Gaetano Bono, che coordina le attività investigative.