Asna parte civile giudizio San Sago
La vicinanza alle iniziative che con determinazione e coraggio il Sindaco di Tortora Ing. Pasquale Lamboglia sta a tempo promuovendo in appoggio al Comitato sui problemi dell'ecosistema del fiume Noce hanno spinto dell'Associazione Amici di San Nicola Arcella Onlus ad affiancarlo.
“In questa battaglia – si legge in una nota della stessa ASNA - i sindaci non possono essere lasciati soli ma è indispensabile la partecipazione attiva dei cittadini. Per questo la stessa associazione Amici di San Nicola Arcella Onlus ha deciso di collaborare con i giudici mettendo a disposizione di questa amministrazione comunale l'impegno dello studio RENINO & PARTNERS e specificatamente del Avvocato Ciro Renino, nostro socio, conferendogli l'incarico di costituzione di parte civile.
Le attività svolte nell’impianto mettono a rischio il fiume Noce, - prosegue la nota - la qualità della vita e la vocazione turistica dell’intero comprensorio calabrese che si bagna nel Golfo di Policastro, in cui il Noce sfocia e dove la Baia di San Nicola Arcella, l’isola di Dino e ed il suo Parco Marino si affacciano, rappresentano un vulnus per il futuro sviluppo turistico per l’intera comunità che abita e lavora in questo territorio, nessun comune escluso, confermando le ormai innumerevoli iniziative svolte dall'Associazione Amici di San Nicola Arcella Onlus in tutto ciò che riguarda la tutela paesaggistica e ambientale del territorio dell'intero Golfo di Policastro.
Il caso della mala gestione dei depuratori di alcuni dei comuni costieri che vanno da Tortora a Paola e specificatamente il caso dell'impianto di San Sago che, attraverso il fiume Noce è usato come via per raggiungere il mare, dove sembra abbia scaricato migliaia di tonnellate di reflui tal quali nel mare dove si bagnano i nostri figli, impongono, in primis per esigenze di carattere etico ma anche per salvaguardare concretamente la immagine di un territorio da chi ne deturpa l'ambiente, di assumere adeguata posizione in merito.- Conclude la nota - Almeno per quanto riguarda il caso San Sago.”