‘Ndrangheta. Bindi, imprenditrice ma pronta a colpire: ha arsenali
"Abbiamo avuto delle conferme sulla presenza della criminalità organizzata in questa regione come in altre regioni del nord, di una 'Ndragheta che in maniera particolare si è fatta imprenditrice che fa affari ma che non dismette i metodi violenti e che è anche pronta a tornare ad usarli. Ci hanno parato anche di arsenali di armi".
Lo ha detto la presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi al termine delle audizioni a Reggio Emilia con i rappresentati delle forze di polizia e della magistratura per fare il punto sugli sviluppi dell'inchiesta "Aemilia" della Dda di Bologna contro la 'Ndragheta, che ha portato solo in regione a 117 ordinanze di custodia cautelare, mettendo in evidenza un forte intreccio di interessi all'interno della società civile, con una penetrazione trasversale ai vari settori., dalla politica, all'imprenditoria, mostrando interesse ad affermarsi anche dal punto di vista dell'informazione.
"Magari potrebbe spaventare meno una mafia che è imprenditrice - ha spiegato ancora Bindi - in realtà dobbiamo temerla molto perché soprattutto in tempi di crisi è l'unica che fa soldi e che li ha, quindi ha capacità di ricattare e di corrompere, ma non dobbiamo mai dimenticare che le mafie sono nate e restano violente" "Non abbiamo mai messo la testa sotto la sabbia - ha spiegato ancora Bindi, riferendosi al lavoro della Commissione che nel settembre scorso aveva già fatto visita a Bologna per molti aspetti ancora più inquietanti, ci è stato riferito che il quadro non è stato ancora completamente definito e che avrà ancora ulteriori sviluppi". L'allarme sulla potenziale capacità di colpire delle orgnizzzioni malavitose è stato rimarcato anche da senatore del Pd, Franco Mirabelli , uno dei membri della Commissione. "Una mafia imprenditrice può creare meno allarmismo sociale - ha concluso - ma non deve essere sottavalutata , perché è in grado di sparare: se non lo fa è perchè non ce n'è bisogno". (AGI)