Sanità: Bevacqua, nomina commissario priorità
"Chi ha avuto l'opportunità di gestire e ha fallito deve mettersi da parte. Non dovrebbe avere quindi neppure la "licenza" di commentare i drammi lasciati in una sanità a pezzi. Forse le scuse avrebbero trovato maggiori consensi. Chi ha vinto ha tutto il diritto di occuparsi del settore della salute dei cittadini". Lo afferma il consiglire regionale Mimmo Bevacqua.
"In Inghilterra - aggiunge - ministri del governo hanno rassegnato le dimissioni per molto meno. In Calabria chi ha gestito la sanità, uccidendola, rilancia continuando a dire la propria quando farebbe meglio a sottacere per le rovine prodotte. Il mio non vuole essere un intervento con riferimento personalistico. Credo soltanto che la sanità e il commissario da nominarsi debbano godere di un ragionamento più elevato e assumere un interesse specifico sia del Governo che della maggioranza regionale. Non bisogna invocare la calma e la coesione. Dello stesso parere sono i calabresi e, prima di loro, gli operatori della sanità, impegnati in uno sciopero giusto che trova il mio pieno sostegno e vedrà la mia convinta partecipazione. C'è un programma da completare sotto la guida di un commissario capace, meglio di chi lo ha preceduto di risolvere i problemi reali della Calabria sanitaria. Un terzo super partes, e non già uno pseudo fiduciario che risponda ai "patroni" vecchi e nuovi.
"I suggerimenti che pervengono da più parti - sottolinea il consigliere regionale - sono ben accetti solo quando spesi nell'interesse della regione. Gli altri farebbero meglio a fare un sano mea culpa, prima di elargire, a chi oggi governa, consigli non richiesti sul da farsi. Il primo atto dovuto sarebbe quello di rimuovere i dirigenti di nomina passata e di scegliere le migliori professionalità disponibili. L'epoca in cui si nominavano gli amici è finita. Recidere quel cordone ombelicale che lega l'attuale sistema sanitario con il passato è un imperativo categorico. Lo suggerisco al Presidente che, da politico di lungo corso, sa bene che le decisioni vanno prese subito e con convinzione.
Non ci verrà data una seconda possibilità. Allo stesso modo, bisogna agire per evitare la proliferazione di pseudo-poli privati che, negli anni passati, hanno creato disastri in termini di risultati relativi ai servizi e ad altri settori della vita politica e sociale calabrese. Non vorremmo, infatti, che si verificassero, da parte dei soliti noti, realizzazioni di strutture aleatorie, nate soltanto per creare condizionamenti e posizioni di potere tali da determinare situazioni di inefficienza e inefficacia all'indomani dell'uscita dal commissariamento. Al Governo chiedo solo di mettere tra le priorità la nomina del Commissario. Una scelta - conclide Bavacqua - che possa rappresentare per la Calabria una nuova pagina di rinascita della sanità regionale. Abbiamo l'obbligo di lasciare ai nostri figli una Calabria migliore". (AGI)