M5S Diamante: Porto, “La matassa si sta sbrogliando, forse!”
"Abbiamo sempre avuto a cuore il tema “Porto”. Il nostro Organizer, pochi giorni dopo la nomina del nuovo staff ha partecipato in veste di uditore alla seduta del Comitato “Porto” tenutasi presso la Sala Consiliare del Comune di Diamante a metà giugno del 2013. Pochi giorni dopo, su richiesta dell’allora Vice-Sindaco, sono stati comunicati i 2 nominativi da inserire nel Comitato per farne parte integrante a tutti gli effetti". E' quanto scrive M5S Diamante.
"Nella medesima comunicazione - continua la nota - ben consci della notoria lentezza burocratica tutta italiana e calabrese in particolare, proponevamo, nelle more della ripresa dei lavori, una soluzione pratica che consentisse un riparo alle imbarcazioni dei pescatori e dei piccoli diportisti. Più volte e in diversi modi abbiamo sollecitato i vari Enti, pur non avendo avuto la stessa visibilità mediatica che ad altri soggetti politici è riservata ogniqualvolta aprono bocca, pertanto respingiamo al mittente le accuse di chi, in occasione della pubblicazione del volantino satirico dell’8 gennaio scorso dal titolo: “Quanto dobbiamo aspettare, ancora?”, ci ha accusato di esserci accorti della “Questione Porto” solo nel 2015.
Siamo ben consci che auspicare che la matassa si sbrogli può essere considerato contrario ai principi del M5S, laddove s’intenda l’opera uno sperpero di denaro pubblico. Atteso, però, che non si tratta di un’opera ex-novo, ma di “Lavori di ristrutturazione del molo ricovero natanti da diporto”, tale opera è da considerarsi necessaria per il rilancio dell’economia cittadina, che ha avuto un brusco stop dalla sospensione dei lavori. I cittadini di Diamante, anche quelli che non avranno un ritorno diretto dal completamento dell’infrastruttura e i numerosi turisti che affollano Diamante hanno il diritto di godere di un panorama invidiabile e di certo un cantiere in disarmo non gode di queste caratteristiche.
Da quanto abbiamo appreso, ascoltando la conferenza stampa tenutasi lo scorso 18 febbraio, però, finalmente abbiamo delle date certe e degli impegni precisi, almeno in teoria. Si è appreso, infatti, che entro fine mese l’ATI aggiudicataria si è impegnata a predisporre un nuovo piano economico-finanziario, nel quale a fronte di un maggiore esborso economico si prevede un allungamento della gestione, inizialmente fissata in 15 anni rinnovabili e che entro 15 giorni dal deposito del predetto Piano, la Regione Calabria si è impegnata ad approvare la cosiddetta Variante Migliorativa, pertanto al più tardi entro il 15 marzo intanto dovremmo avere contezza di un primo punto. Se la Variante sarà definitivamente approvata, si dovrà stipulare un nuovo contratto per la realizzazione dell’opera che la ditta aggiudicataria ha già comunicato di poter completare in 16 mesi. Nel frattempo alla luce delle modifiche introdotte alla normativa sulla concessione delle aree di proprietà del Demanio, l’ormai famoso art. 34 del Codice della Navigazione, dovranno essere risolti i contenziosi in essere fra Comune e Demanio al fine di consegnare alla ditta aggiudicataria i locali posti al piano terra del lungomare da ristrutturare e restituire al Comune al termine dei lavori, prevedendo per il Demanio una quota di eventuale introito.
Con particolare riferimento ai predetti locali una buona parte di essi per come si evince dal progetto sarà privato delle tramezzature per dar vita ad una grande superficie aperta, mentre in area di concessione saranno realizzati nuovi locali, ci si attende che in essi, al fine di tutelare l’economia preesistente, potranno trovare spazio solo attività commerciali strettamente inerenti la marineria, atteso che, salendo meno di 50 gradini, è possibile trovare, solo a titolo di esempio, numerosi e rinomati bar, pizzerie, ristoranti, alberghi e negozi di abbigliamento.
Un ultimo accenno alle autorizzazioni. Con ordinanza n. 26 del 29-12-2014 la Guardia Costiera di Maratea ha prorogato fino al 30-06-2015 l’ordinanza inerente i lavori, con le medesime prescrizioni contenute nelle precedenti ordinanze. A tal proposito occorre precisare che, differentemente da come riportato in un recente comunicato di altro soggetto politico, le iniziali prescrizioni sono state riviste mediante DDG n. 18813 del 28/12/2010, pertanto non sono previste sospensioni lavori eccetto che per il mese di agosto, ovviamente laddove siano utilizzati tutti gli accorgimenti previsti per evitare la dispersione oltre il molo di sopraflutto dei materiali fini, al fine di tutelare la prateria di Posidonia oceanica posta da 75 a 130 metri oltre il predetto molo.
In conclusione ci sia consentito dire che è opportuno, oltre che doveroso, proseguire col fiato sul collo a 360° e tra l’altro non è una novità. Succede così, spesso prevalentemente nei confronti dell’opposizione, piuttosto che della maggioranza, almeno dal 2007".