Rapimenti, omicidi e leggende storiche. Presentato a Rende L’esca di Alarico
Il mistero ha fatto da sfondo al Mercoledì d’autore, tradizionale appuntamento letterario con le migliori penne della casa editrice Falco.
Nella suggestiva Tea Room della “Torteria di Polly Dì” a Rende, tra un tè caldo e letture raffinate, lo scrittore Giulio Bruno ha presentato il romanzo L’esca di Alarico, elaborato poliziesco che racconta le imprese del commissario Giannitteri e del suo intuitivo amico Marcillei.
I riferimenti a Montalbano sono quantomai manifesti, fin dai nomi: proprio il bancario Marcillei, infatti, rappresenta l’anagramma di Camilleri.
Il romanzo, ambientato a Cosenza con minuziose descrizioni della città, dei tic e delle nevrosi dei suoi cittadini, è il secondo episodio di una saga che vede protagonista il detective Luca Giannitteri.
Due rapimenti e un omicidio sconvolgono la quiete della città, e sarà proprio il commissario a dover fare luce sui misteriosi delitti. Sullo sfondo, la figura di Alarico e la leggenda ad esso legata, in un intreccio tra storia e modernità che rapisce il lettore fino all’ultima riga.
Nel corso della serata, il pubblico ha rivolto numerose domande all’autore, che ha già rivelato che un terzo episodio della saga è in fase di realizzazione.