Intimidazione al sindaco di Stefanaconi: Niglia invita Alfano a recarsi subito a Vibo
Dopo l’ennesimo atto intimidatorio da parte della criminalità organizzata che, stavolta, come una piovra, ha rivolto i propri tentacoli asfissianti contro il sindaco di Stefanaconi Salvatore Disì, a cui è stata incendiata la macchina, il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia, si rivolge direttamente al ministro dell’Interno Angelino Alfano.
«Siamo stanchi di esprimere vicinanza e solidarietà. Quello che, oramai, si alza da questo territorio - ha affermato il presidente Niglia - è un vero e proprio grido di dolore. Lo Stato deve prendere provvedimenti forti e immediati a tutela del territorio Vibonese. La Provincia di Vibo Valentia non può essere abbandonata a se stessa. Il tessuto sociale ed economico si sta completamente disgregando. Per tali motivi - ha messo in evidenza Niglia - invito il ministro dell’Interno Angelino Alfano a recarsi immediatamente a Vibo Valentia ed a prendere, quindi, provvedimenti forti e incisivi a tutela del territorio. Come mi è capitato più volte di dichiarare in passato - ha aggiunto Andrea Niglia - l’escalation delinquenziale degli ultimi anni, spiega quanto diventi inderogabile ed urgente l’opportunità di meglio garantire la sicurezza di amministratori, cittadini, imprenditori e di quanti, per la loro peculiare attività, sono esposti al rischio attentato. In virtù di queste considerazioni il territorio Vibonese avverte forte l’utilità di stimolare ulteriormente l’attenzione del governo centrale per la tutela della sicurezza in questo territorio. Le solidarietà nelle più diverse e significative espressioni, le fiaccolate ed i gesti di vicinanza ai malcapitati cittadini non bastano più. Occorre andare oltre, e lo ribadisco, lo Stato, stavolta, deve agire immediatamente facendo sentire in maniera forte e concreta la propria presenza in Provincia di Vibo Valentia».