Assenteismo: operazione “Siesta” Asp Catanzaro, tutti prosciolti

Catanzaro Cronaca

Sono stati tutti prosciolti con formula ampia i 91 indagati accusati di truffa aggravata e abuso d'ufficio nell'ambito di un'inchiesta della Procura del capoluogo - denominata "Siesta" - su presunti casi di assenteismo di personale in servizio al poliambulatorio del quartiere Lido e in alcuni uffici dipendenti sempre dall'Asp del capoluogo calabrese che i Carabinieri avrebbero scoperto, tutti risalenti al periodo compreso tra novembre 2008 e aprile 2009.

La sentenza di non luogo a procedere è stata emessa oggi dal giudice dell'udienza preliminare di Catanzaro, Giuseppe Perri, che ha in tal senso accolto le richieste del nutrito collegio difensivo, e non invece quella del pubblico ministero, Domenico Guarascio, che il 24 ottobre scorso, al termine della propria requisitoria, aveva chiesto che tutti gli indagati venissero mandati sotto processo. L'inchiesta che ha portato tutti in aula è nata da una denuncia presentata a causa dei continui danneggiamenti subiti dalla macchina marcatempo posta all'ingresso degli uffici finiti all'attenzione degli investigatori.

I Carabinieri della Stazione di Lido avevano quindi deciso di collocare tre telecamere nella struttura, in modo da riprendere l'ingresso, la macchina per i badge e l'uscita. A quel punto, in attesa di poter individuare i responsabili dei danneggiamenti, i Carabinieri avrebbero notato movimenti sospetti: ci sarebbe stato chi passava diverse volte il badge nella macchina e chi, al contrario, sarebbe entrato e uscito senza nemmeno avvicinarsi all'impianto. I

militari avrebbero poi accertato che numerosi dipendenti si sarebbero allontanati per sbrigare faccende personali, qualcuno non si sarebbe nemmeno recato al lavoro, pur risultando presente, in quanto avrebbe lasciato il proprio badge a un collega che avrebbe marcato l'ingresso e l'uscita per suo conto. Questo, almeno, era quanto ricostruito nell'impianto accusatorio che, però, non ha retto al vaglio del giudice dell'udienza preliminare il quale ha sentenziato oggi che "il fatto non sussiste". (AGI)