Pesca illegale a Santa Caterina Dello Ionio, sequestrate reti

Catanzaro Cronaca

Nell'ambito della costante attività di controllo della Guardia Costiera di Soverato lungo il litorale di competenza, condotta sia via terra che via mare e finalizzata al contrasto della pesca illegale ed alla salvaguardia dell'ecosistema marino, i militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Soverato congiuntamente ai Carabinieri della Stazione di Santa Caterina dello Ionio al Comando del Maresciallo Gabriele Pedone, hanno individuato, nello specchio d'acqua antistante il litorale del comune di Santa Caterina dello Ionio tre piccole imbarcazioni con persone a bordo.

Intercettate le imbarcazioni al momento del rientro a riva, dopo la richiesta dei documenti, si sarebbe scoperto che i natanti sarebbero risultati privi di licenza e autorizzazione per l’esercizio dell’attività pesca professionale, e che a bordo ci sarebbero state complessivamente 6 reti da pesca tipo “posta” detenuti ed utilizzati illegalmente, ed una rete da pesca tipo “sciabica” detenuta e usata per pesca del novellame di sardina.

I Militari operanti hanno quindi immediatamente provveduto al sequestro degli attrezzi da pesca, e a fare tre verbali di accertamento e contestazione di violazioni amministrative per un importo complessivo di 3000 euro, nei confronti dei pescatori, che hanno commesso la violazione.

Nel corso dei controlli sarebbe stato inoltre accertato che uno dei natanti sarebbe stato privo di documenti e di copertura assicurativa, procedendo pertanto nei confronti del proprietario a fare un verbale amministrativo per un importo di 841 euro ed al sequestro del natante e del motore. E’ stato fatto un verbale amministrativo per un importo di 206 euro, a carico del proprietario di un autoveicolo che avrebbe circolato sullarenile.

Durante l’attività sarebbe stato accertato lo sversamento sulla spiaggia di presunti liquami che sarebbero fuoriusciti da un pozzetto, nell’immediatezza si è provveduto a far intervenire i tecnici del comune di Santa Caterina per il ripristino e i tecnici dell’Arpacal per i prelievi per le successive analisi, sono in corso le indagini del caso per accertarne le cause e gli autori.