Tentò rapina a supermercato di Locri, arrestato ucraino
Aveva tentato una rapina, nell'agosto scorso, armato di coltello, entrando in un supermercato a Locri, ma fu messo in fuga dai clienti dopo una colluttazione. Dopo mesi di ricerche, i Carabinieri hanno rintracciato e arrestato un uomo di origini ucraine. Le manette sono scattate ai polsi di Shybaiev Sergii, di 25 anni.
Il provvedimento di fermo, emesso da Rosanna Sgueglia, Pubblico ministero presso la locale Procura della Repubblica, è il frutto delle indagini svolte dai Carabinieri a seguito del concitato tentativo di rapina ai danni del supermercato che è in pieno centro cittadino e che è stato commesso nella tarda mattina del 22 agosto dell’anno scorso.
In sede di denuncia, il gestore dell’attività commerciale ha descritto le fasi dell’aggressione da parte di un giovane che, dopo avervi fatto irruzione con il volto travisato e armato di un grosso coltello da cucina, ha minacciato una commessa per farle aprire la cassa.
La scena non è passata inosservata né ai dipendenti, né ai numerosi clienti, tra cui alcuni turisti, che in quel momento si trovavano nella centralissima struttura commerciale a fare la spesa. Così, dopo una breve ma violenta colluttazione, il rapinatore si è dato alla fuga, facendo perdere le proprie tracce dileguandosi a piedi per le vie limitrofe.
Grazie comunque alla collaborazione dei testimoni, che ha permesso di restringere le indagini ad alcuni giovani dell’est Europa gravitanti nella zona e di stilare un primo identikit, e alle successive più approfondite indagini, attraverso le quali sono state acquisiti le fotografie dei sospettati, poi esibite a coloro i quali avevano assistito al tentativo di rapina e confrontate con le immagini della videosorveglianza presente nell’area, si è individuato il presunto autore del reato, che però, intanto, si era sottratto alle ricerche dei Carabinieri, tornando nel Paese d’origine.
Ora, però, dopo 7 mesi d’indagini, il cerchio investigativo è stato chiuso. Espletate le formalità di rito, il giovane è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante.