‘Ndrangheta. 12 arresti nel reggino per illeciti finanziamenti comunitari

Reggio Calabria Cronaca

Dodici persone agli arresti domiciliari perché indagate, a vario titolo, di illeciti finanziamenti comunitari (tra cui la truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, la falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e la falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici) ed un sequestro di beni del valore di circa 1 milione di euro a danno di 25 indagati.

E’ questo l’esito dell’operazione dei carabinieri del Comando Politiche Agricole e Alimentari e del Comando Provinciale di Reggio Calabria che da stamani stanno eseguendo i provvedimenti cautelari scaturiti da una indagine dei militari di Locri e grazie alla quale sono stati deferiti 48 soggetti ritenuti contigui alle cosche di ‘ndrangheta dei “Morabito-Bruzzaniti-Palamara” e “Mollica-Morabito” operanti ad Africo Nuovo, nel reggino, e “Vottari” e "Nirta" alias Scalzone-Giorgi Alias Cicero” di San Luca.


Ore 8:51 | Aggiornamento

I carabinieri hanno accertato che il gruppo affaristico avvalendosi della fitta rete di complicità di diversi operatori dei Centri di Assistenza Agricola e di alcuni organi di controllo amministrativi ha tenuto alcune condotte fraudolente tra le quali:

- La fittizia dichiarazione all’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, da parte di 30 allevatori, di consistenze aziendali di centinaia di capi ovicaprini in realtà inesistenti o con dati di consistenza maggiorati, anche allo scopo di ottenere dal Servizio Veterinario il codice ed il registro aziendale necessari per presentare le istanze di finanziamento;

- La connivenza di ispettori degli Uffici Provinciali Agricoltura incaricati dei controlli, i quali, all’atto delle verifiche loro delegate dall’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, nella qualità di pubblici ufficiali attestavano in verbale la presenza in allevamento di ovicaprini in realtà mai posseduti dagli allevatori;

- La complicità dei responsabili di alcuni Centri di Assistenza Agricola i quali, ancorché “incaricati di Pubblico Servizio”, inserivano nel Sistema Informativo Agricolo Nazionale domande di pagamento incomplete o riportanti dati palesemente falsi, contribuendo alla truffa posta in essere dagli allevatori.

I particolari dell’operazione saranno resi noti in una conferenza stampa che sarà tenuta dal Procuratore Aggiunto della Repubblica di Reggio Calabria, Ottavio Sferlazza, presso il Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria alle ore 11.

Video h 12:40