La BCC regala ai soci la “busta arancione” per conoscere la propria pensione
Completata il 6 marzo la prima tornata di consegna del documento che contiene la proiezione della situazione pensionistica. Il presidente Scazzosi: «Essere consapevoli della situazione previdenziale è il presupposto per garantirsi una vita pensionistica più tranquilla; con questa iniziativa offriamo gratuitamente un servizio a forte valenza sociale che può aiutare a pianificare il proprio futuro»
Si è conclusa questa mattina nella sede della BCC di Busto Garolfo e Buguggiate la prima tornata di consegna della “Busta arancione”, il documento che contiene la proiezione della situazione pensionistica. Destinatarie sono state cento persone estratte a sorte nella compagine sociale della BCC; queste hanno ricevuto gratuitamente la “fotografia” della propria situazione previdenziale in un documento certificato dall’Inps che contiene i contributi versati, il calcolo del diritto e dell’erogazione della pensione e la quantificazione dell’assegno pensionistico.
«Si parla da vent’anni almeno di busta arancione –sottolinea il presidente della BCC Roberto Scazzosi– e ancora pochi giorni fa il nuovo presidente Inps Tito Boeri ha ribadito l’importanza di far partire questa operazione, fondamentale per capire la propria posizione previdenziale. Consapevoli che conoscerla sia il presupposto per garantirsi una vita pensionistica più tranquilla, abbiamo deciso di offrire gratuitamente ai soci un servizio che li può aiutare a pianificare al meglio il loro futuro; un servizio che assume, alla luce dei grandi cambiamenti nel mondo previdenziale e del welfare, per come si sta rimodellando, una forte valenza sociale».
«Per individuare le persone abbiamo orientativamente fissato nella fascia d’età 40 – 55 anni i soggetti interessati dall’iniziativa –spiega Luca Barni, direttore generale della Bcc-. Sono soggetti, questi, che hanno già alle spalle un percorso lavorativo significativo, ma che sono ancora in tempo per intervenire sulla propria situazione previdenziale; una situazione che, in tanti casi, è il risultato di un regime pensionistico misto retributivo-contributivo, quindi più complesso da valutare. Ai soci, oltre alla busta arancione è stata offerta gratuitamente la possibilità di una consulenza in ambito previdenziale, che è un modo per orientarsi in una materia non semplice e cui bisogna prestare la massima attenzione per non avere brutte sorprese».
Molto buona la risposta dei cento soci coinvolti nell’iniziativa, che hanno trovato di semplice lettura la busta e che, in qualche caso, sono anche venuti a conoscenza di contributi non versati.
«Ero interessato ad avere un quadro della mia situazione previdenziale dopo quarantenni di lavoro dipendente e, dal 2014, come libero professionista –dichiara Giancarlo Prandoni 60 anni, oggi consulente farmaceutico- ho avuto conferma della bontà delle scelte previdenziali che stavo già facendo e avuto dei buoni suggerimenti su come implementare queste soluzioni».
«Della busta arancione si parla molto, ma non sempre in termini chiari -dice Giovanna Bienati 44 anni, impiegata e con 24 anni di lavoro alle spalle-. Avevo già avuto una stampa della mia situazione previdenziale e ho visto cosa sarebbe oggi la mia pensione. Il punto però è: come sarà fra 20 anni? In questo senso mi è stata utile la consulenza per ragionare in termini di famiglia, quindi pensare anche per mio figlio».
La Bcc intende riproporre a breve questa iniziativa e invita gli interessati a recarsi a uno dei diciassette sportelli della banca per compilare il modulo di partecipazione alla “busta arancione”. Fra le richieste pervenute sarà data a priorità a quelle dei soci.