Cavatore abusivo scoperto a Rocca di Neto, denunciato un imprenditore
Gli agenti del Corpo forestale dello Stato, nei giorni scorsi, hanno bloccato un cavatore abusivo in località Rottura del comune di Rocca di Neto. Era stato da poco prelevato abusivamente del materiale inerte da una grossa buca ricavata ai margini del fiume Neto, in un’area di proprietà comunale. Il presunto responsabile è stato segnalato all’Autorità giudiziaria e l’area è stata sequestrata per prevenire ulteriori prelievi.
L’attività è scaturita nel corso di un controllo del territorio nella valle del fiume Neto, tradizionalmente interessata da escavazioni illegali. Il personale in perlustrazione ha individuato alcun autocarri da cantiere che circolavano nei pressi dell’argine e intuendo il rischio potenziale è intervenuto per verificare.
In un’area di pertinenza fluviale erano state ricavate artificialmente e illegalmente delle depressioni, ormai quasi colme di acqua, prelevando del materiale litoide. È emerso poi che l’area era di proprietà comunale, data in concessione a privati.
L’attività di escavazione sarebbe stata compiuta da un cinquantenne imprenditore del luogo che è stato così segnalato all’Autorità giudiziaria per violazioni alla normativa ambientale e paesaggistica. L’area, peraltro, rientra nella Zona di protezione speciale (Zps) dell’Alto Marchesato e fiume Neto sottoposta pertanto ad un regime di protezione equiparabile alle aree protette. Si attendono ora le determinazioni della Procura della Repubblica. L’imprenditore individuato avrebbe una lunga serie di precedenti in materia.
Nei prossimi giorni saranno incrementati i controlli per prevenire eventuali ed ulteriori prelievi illegali di inerti. L’attività, infatti, ha un forte impatto ambientale per i riflessi sull’assetto idrogeologico del territorio e paesaggistico. La forestale invita, come sempre, la cittadinanza a segnalare eventuali prelievi ritenuti abusivi al numero 1515.