Commissario alla Sanità. Oliverio: al Cdm mostrato il mio disappunto
In relazione ai resoconti dell’ultima riunione del Consiglio dei Ministri che, tra l’altro, prevedeva anche la nomina del Commissario ad acta della sanità calabrese, il presidente della Regione, Mario Oliverio ha voluto precisare di non aver mai pronunciato né grida, né parole pesanti, ma "di aver mostrato il pacato disappunto di un presidente che difende la sua regione e la sua gente".
“E’ a tutti abbastanza noto – afferma Oliverio - il senso ed il rispetto delle istituzioni che mi appartiene e che, in nessun caso, mi avrebbe mai indotto ad assumere toni ed atteggiamenti poco consoni alla circostanza di una riunione importante come quella del Consiglio dei Ministri a cui sono stato onorato di partecipare in rappresentanza della Calabria. Al Governo ho rappresentato, in termini pacati, il mio disappunto per il percorso seguito nella scelta del commissario “ad acta” per la gestione del Piano di Rientro della sanità calabrese".
"Nel corso del mio intervento - aggiunge il governatore - ho ribadito, altresì, la necessità di affrontare la grave situazione in cui versa il sistema sanitario calabrese, attraverso scelte urgenti e mirate alla riqualificazione dei servizi ospedalieri e territoriali, a tutela della salute dei cittadini e per ridare la necessaria fiducia in un servizio, qual è quello sanitario regionale, anche al fine di invertire la tendenza crescente alla “mobilità passiva”, ovvero al ricorso a strutture esterne alla nostra regione".
"Ho auspicato, infine, - conclude il presidente della Regione - la necessità di accelerare la fuoriuscita dalle condizioni che hanno determinato il commissariamento nei tempi strettamente necessari" e, comunque, entro il prossimo 31 dicembre.