FdS Cosenza su La Buona Scuola
Ad un anno, circa, dall’insediamento del Governo Renzi, la Federazione degli studenti della provincia di Cosenza esprime le proprie valutazioni sulla riforma scolastica nota come ‘La Buona Scuola’. Crediamo veramente nella realizzazione di una ‘Buona scuola’, che al momento però sembra buona solo in parte.
"Per quanto riguarda la valutazione - si legge in una nota della Fds - crediamo sia favorevole per ogni istituto avere un Nucleo di valutazione interno ed esterno così da poter realizzare al meglio un piano di miglioramento con il più appropriato investimento dei finanziamenti. Non riteniamo, invece, opportuna la retribuzione ‘ponderata’ per i Dirigenti scolastici, intesa con una funzione premiale per chi realizzi al meglio il piano, perché riteniamo già implicito nel ruolo del dirigente la volontà, l’obbligo morale e il dovere di portare l’istituto al massimo delle sue potenzialità, senza ulteriori retribuzioni che potrebbero essere investiti in altri settori malandati delle nostre scuole.
Per quel che riguarda il ruolo del Dirigente scolastico, le assunzioni dirette affidate ad i Dirigenti, così come la possibilità di premiare economicamente i docenti e ancora, l’ampia discrezionalità dei Dirigenti nella gestione generale dell’istituto costituiscono un ulteriore nefasto accentramento di potere nei confronti degli stessi. La trasformazione dei consigli di istituto in consigli di amministrazione è l'apoteosi della mutazione aziendale del settore scolastico, controproducente se rischia di portare alla creazione di scuole di serie A e scuole di serie B, che dovrebbe avere come unico profitto la formazione, l’istruzione, l’educazione della futura classe dirigente e non solo.
Dall’altro lato, la riforma sembra andare incontro alle esigenze di una generazione sempre più incerta del proprio futuro. Infatti l’alternanza scuola-lavoro, prevista obbligatoria negli ultimi tre anni degli istituti tecnico-professionali, così come l’apprendistato sperimentale, l’incentivo fiscale per le aziende e gli accordi con enti e associazioni per la formazione professionale, favoriranno, si spera in larga misura, l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro così da abbattere l’eccessivo tasso di disoccupazione giovanile nel Meridione e in tutta la Penisola.
Ottimo ancora il potenziamento della musica e della storia dell’arte, che rappresentano il nostro patrimonio culturale, da conoscere e valorizzare, e anche l’inserimento di educazione musicale, educazione motoria nelle scuole elementari.
In linea con le altre Federazioni provinciali calabresi e con quanto sostenuto dal coordinamento nazionale della Federazione degli Studenti, “Siamo felici che siano state già accolte molte proposte degli studenti: il curriculum personalizzato, il diritto allo studio, lo statuto degli studenti in stage, la riforma degli organi collegiali, la carta dello studenti. Quello che non possiamo permetterci è di abbassare l’attenzione proprio adesso, negli ultimi metri. C’è ancora molto da cambiare".
La nostra critica è volta a costruire una scuola che rispecchi veramente le esigenze di chi la vive, a partire dallo studente fino all’insegnate e al dirigente, una scuola che sia a misura con i tempi, una scuola nuova, avanzata, che punti al miglioramento della qualità del nostro sistema scolastico in un’ottica di potenziamento nel confronto con gli altri Paesi".