Tropea, al via il progetto “S.O.S Astarte Donne”
Ha preso il via anche a Tropea il progetto “S.O.S Astarte Donne”, l’iniziativa dell’associazione Astarte di Catanzaro, presieduta da Maria Grazia Muri, consistente nel fornire un servizio di supporto alle donne, ma anche uomini, bambini, vittime di violenza, unico in Italia perché consistente in un aiuto dato nell’immediato attraverso la vicinanza del’operatore antiviolenza.
La presidente dell’associazione “Astarte”, Maria Grazia Muri, ha spiegato il motivo di questa iniziativa: "L’idea di organizzare a Tropea questo corso di formazione per operatori di emergenza che aiutino le donne vittime di abuso è nata da un percorso avviato insieme alla prof.ssa Dina Ruffa. Lo scorso 7 Marzo la nostra associazione ha affidato a Dina il compito di referente per la zona di Tropea e Vibo Valentia, ragion per cui abbiamo pensato, con l’intenzione di dare il nostro contributo a questa località, di organizzare questo corso".
"Il progetto “S.O.S. ASTARTE DONNE”, già attivo con ottimi risultati nella zona di Catanzaro, si propone di intervenire nel momento in cui avviene la violenza, offrendo alla vittima un sostegno psicologico e legale ed operando in perfetta sinergia con le forze dell’ordine. La delicatezza di questo impegno richiede infatti un’equipe composta da psicologi, educatori, assistenti sociali, avvocati, forze dell’ordine e di ogni altro soggetto che possa fornire il suo contributo per guidare la vittima di violenza verso l’uscita da una situazione dolorosissima. Si tratta di un modo diverso di vivere la professione, non dietro una scrivania, ma intervenendo direttamente a fianco della vittima che ci contatta direttamente oppure tramite le forze dell’ordine e gli ospedali. Inoltre, bisogna essere sempre disponibili con qualche operatore poiché le violenze non sempre avvengono in orari di ufficio, anzi molte volte, per una serie di circostanze, accadono proprio nelle ore serali".
"Prima di attivare un servizio del genere nel vibonese è importante effettuare un’attenta analisi del territorio per capire quali sono i servizi attivi come centri di accoglienza, centri di ascolto e quant’altro possa entrare a far parte di una rete a sostegno delle vittime di violenza".
Il corso di formazione per operatori di emergenza si è svolto nei locali del Seminario di Tropea nelle giornate di Sabato e Domenica. Sabato Mattina la vice-presidente dell’Associazione “Astarte”, Rosetta Mazza ha presentato il corso e ha illustrato gli aspetti socio-psicologici da tenere presenti quando si interviene per dare aiuto a soggetti deboli vittime di violenza. Inoltre, ha parlato della necessità di far partire il progetto “codice rosa” all’interno del Pronto soccorso in modo da assicurare alle vittime di violenza un luogo sicuro e protetto nel quale attendere per essere visitate e refertate. Molte volte, purtroppo, la vittima deve attendere sola in situazione di disagio per gli sguardi della gente, se non addirittura di paura perché accompagnata o seguita dal partner violento.
Nel pomeriggio invece la dott.ssa Muri ha spiegato in che cosa consiste il progetto, come funziona, cosa devono fare concretamente gli operatori di emergenza. Ha portato la sua toccante testimonianza una donna che è stata vittima di violenza per ben 20 anni, trovando finalmente la forza di denunciare e di “rinascere”. La presidente di Astarte ha inoltre spiegato che le vittime aiutate molte volte diventano socie, senza pagare la quota associativa, in modo da offrire la loro esperienza per altri casi analoghi.
Nella seconda giornata, la prof.ssa Rita Militi, ha parlato di prevenzione della violenza nella società e nelle scuole, in particolare nella primaria. A tal proposito, l’esperta ha illustrato i dettagli del progetto pilota già avviato a Catanzaro, che si occupa di educazione sentimentale in quanto i ragazzi devono essere aiutati a comprendere l’importanza dei sentimenti. Successivamente è intervenuto l’avvocato Dario Gareri, spiegando le innovazioni della legge sulla violenza a partire dalla Convenzione di Istanbul.
Nel pomeriggio di Domenica ha concluso il corso la bellissima lezione del docente di Sociologia dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, Charlie Barnao, che ha evidenziato nella sua trattazione la violenza di genere da un punto di vista prettamente sociologico come fenomeno della società contemporanea.
La referente di Astarte per il vibonese, Dina Ruffa, a conclusione dell’iniziativa ha voluto esprimere il suo pensiero sul percorso avviato: "Molte sono le leggi che hanno sancito una “parità nella differenza” tra uomo e donna, ma ancora il percorso culturale è molto lungo e difficile in quanto bisogna eliminare alcuni preconcetti insiti nel pensiero dominante e giungere finalmente ad un rispetto dell’altro".