Turino: “Basta speculazioni sull’aeroporto”

Crotone Infrastrutture

Non siamo soddisfatti”! Avremmo voluto ascoltare questa replica ieri in parlamento alla risposta del ministro Lupi all’interrogazione dell’onorevole Dorina Bianchi sul servizio ATC della Torre di Controllo dell’aeroporto di Crotone. Avremmo voluto, ma così non è stato”. È quanto scrive Gianfranco Turino, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia.

“Speravamo che ieri il ministro Lupi facesse finalmente giustizia per Crotone, e soprattutto mantenesse le promesse fatte qui in campagna elettorale, ma invece siamo stati costretti ad assistere ad una pantomima in salsa parlamentare con contorni ministeriali. Pantomima che assume toni ridicoli quando pensiamo che da dicembre, sul tavolo del ministro giacciono ben due interrogazioni parlamentari (una di Fratelli d’Italia a firma dell’onorevole Fabio Rampelli, ed una del PD con primo firmatario Nicodemo Oliverio), interrogazioni molto più ampie e corpose (visto che oltre all’ATC, chiedevano lumi anche sul Sieg e sugli oneri di servizio) rispetto alla semplice “curiosità” espressa dall’onorevole Bianchi ieri pomeriggio, interrogazioni però a cui il ministro non ha mai dato risposta.

Ancora ad oggi non si comprende perché Crotone debba essere l’unico aeroporto nazionale a dove pagare all’Enav un servizio (centomila euro al mese) che la stessa Enav in tutti gli altri aeroporti fornisce gratuitamente. Lupi ha risposto che il servizio ATC per Crotone non è presente nel contratto dei servizi Stato-Enav per l'anno 2012-2015. Per tanto si dovrà valutare uno sgravio ( e non la gratuità del servizio) all’interno del contratto per il prossimo triennio.

Il ministro, così come la nostra “soddisfatta” deputata, ignora, volutamente o meno, che in realtà il contratto di programma dei servizi Stato-Enav per l'anno 2012-2015 (servizio ATC) è ancora in fase di definizione in quanto non sottoscritto da tutti i ministeri, e quindi immediatamente modificabile.

Non solo non c’è motivo di attendere la definizione del prossimo triennale, che, visto gli italici tempi ed in proporzione con questo verrà discusso nel 2018, quando ormai l’aeroporto di Crotone sarà ampiamente penalizzato, e forse chiuso, quanto risulta di immediata comprensione che il contratto privatistico stipulato dalla società aeroportuale con l’Enav, in questo momento costituisce una distorsione del mercato, che, secondo le norme europee, tanto care a Lupi e ai suoi amici, è reato.

Se poi pensiamo che i controllori Enav, presenti a Crotone, hanno ben pensato di aderire, in questo periodo, a ben tre scioperi nazionali, chiudendo di fatto per ben tre volte l’aeroporto di Crotone, e facendo perdere allo scalo quasi duemila passeggeri. Se a questo si sommano tutti i voli dirottati causa maltempo, ma soprattutto causa la mancata realizzazione, proprio da parte dell’Enav, degli ultimi interventi per gli ILS, ci rendiamo subito conto di trovarci davanti all’ennesima speculazione politica sull’aeroporto di Crotone, speculazione che trova, come sempre, i silenzi complici in città.

Crotone e la costa ionica stanno aspettando da tempo un serio rilancio e non è con queste pantomime che si potrà pensare di costruire il futuro di questa parte d’Italia”.