Fallimento S. Anna, Turino: “paracadute per i lavoratori dell’aeroporto”
"La sentenza di fallimento emessa dal Tribunale nei confronti della società Aeroporto S.Anna lascia ancora sbigottiti, sia per gli effetti che potrebbero diventare catastrofici per il futuro della costa ionica, sia per le motivazioni espresse dai giudici del tribunale fallimentare che additano precisamente le responsabilità di questo sfacelo". Ma su questo punto FdI-AN ha deciso di tornarci nei prossimi giorni.
«Ora non è il momento di fare polemiche, - dichiara Gianfranco Turino - ma di pensare soprattutto ai lavoratori dell’aeroporto, sia a quelli della società aeroportuale sia ai lavoratori della cooperativa Corpo Vigili Notturni. A tutti loro va la nostra più completa solidarietà, perchè loro sono le prime vittime delle scellerate decisioni che hanno portato a questa situazione».
«Questi lavoratori hanno continuato a lavorare - aggiunge Turino – anche senza stipendio, con una dignità che poche volte abbiamo potuto vedere e senza mai tirarsi indietro davanti al proprio dovere. I dipendenti dello scalo sono riusciti anche in queste condizioni a dimostrare quali professionalità ci siano nel nostro aeroporto, gestendo i voli Ryanair con tempi record da fare invidia a qualsiasi aeroporto italiano. Altro che ultimo aeroporto d’Italia, altro che società unica regionale. Non di meno sono stati i responsabili della sicurezza dello scalo, quei vigilantes che con il sorriso sulla bocca hanno portato avanti le proprie responsabilità pur sapendo di non avere certezze sul proprio futuro».
Una solidarietà che secondo il dirigente del partito della Meloni non va fatta soltanto a parole. «Che gli enti locali e soprattutto i Comuni – conclude Gianfranco Turino – creino immediatamente un paracadute sociale per questi lavoratori. Un fondo di solidarietà che consenta alle famiglie di questi professionisti di poter vivere con dignità, e che simboleggi il ringraziamento sentito di tutta la comunità verso queste donne e questi uomini che oggi possiamo tranquillamente definire pionieri civili. Non si perda tempo, che i sindaci, soprattutto quello di Crotone e di Isola Capo Rizzuto, si mettano subito all’opera, perché non siamo più disposti a perdonare altre “atteggiamenti di superficialità” così come sono stati ben segnalati nella sentenza del tribunale».