Padova. Assaltarono hotel e sequestrarono i clienti, arrestati quattro calabresi

Crotone Cronaca
GIUSEPPE MANTIA

Quattro persone, di origine calabrese e ritenuti legati ad una cosca dindrangheta, sono stati arrestati dalla Polizia di Padova, coordinata dallo Sco (il Servizio Centrale Operativo), con l’accusa di aver fatto parte del commando che circa un anno fa assaltò un noto hotel della zona, il Marriott, per poi fuggire con il bottino dopo aver sequestrato alcuni clienti cinesi dell’albergo. Con l’arresto di oggi, secondo gli investigatori, si sarebbero sventate altre rapine che i quattro erano in procinto di compiere.

Il blitz è stato eseguito dalla Squadra Mobile del capoluogo veneto con la collaborazione delle mobili di Alessandria, Varese e Crotone e Cosenza, in Calabria. L’indagine che ha portato ai fermi è stata diretta dal Pm Benedetto Roberti mentre i provvedimenti di custodia cautelare in carcere emessi dal Gip Margherita Brunello.

14:00 | L’operazione, svolta nella nottata odierna, ha portato all’arresto di Giuseppe Mantia, 42enne di Mesoraca, nel crotonese, già noto alle forze dell’ordine e accusato del reato di rapina aggravata in concorso con Fortunato Gagliardi, di 50 anni, nato a Lamezia Terme, residente ad Alessandria, Cosimo Tallarico, di 31 anni, nato a Castrovillari, residente a San Lorenzo del Vallo e Alessandro Vignati, 37enne, nato a Busto Arsizio e residente a Gorla Minore, nel varesotto.

In particolare, nell’aprile del 2014 Mantia insieme ai suoi complici si sarebbe introdotto presso un noto hotel padovano dove, spacciandosi per appartenente alle forze dell’ordine, si sarebbe fatto consegnare, sotto la minaccia di una pistola, la somma in contanti di 15 mila euro da parte di alcuni cittadini di nazionalità cinese, li presenti per motivi di lavoro.

Le immediate ed incessanti indagini svolte dagli investigatori attraverso l’avvio di mirate attività tecniche, perquisizioni, acquisizioni dei filmati registrati dagli impianti di video-sorveglianza dell'hotel, hanno permesso l’individuazione degli autori della rapina e di ricostruire meticolosamente le fasi dell’azione criminosa.

I malcapitati sarebbero stati adescati attraverso un annuncio economico inserito su un giornale e acquistato in Italia, stampato in caratteri cinesi, riguardante la vendita in stock di materiale di abbigliamento e casalinghi, da parte di un venditore cinese residente nella provincia di Padova che affermava di aver cessato la propria attività e di avere, pertanto, merce da alienare.

Contattato l’inserzionista, i quattro avrebbero fissato un appuntamento all’interno di un hotel di Padova, dove si trovava la merce. Una volta giunti sul posto, mentre erano in corso le trattative concernenti la compravendita della merce, i malviventi avrebbero fatto irruzione all’interno della stanza e dichiarandosi poliziotti, con arma in pugno e facendo finta di comunicare con una radiolina, si sarebbero impossessati di un trolley e di un borsone all’interno dei quali, oltre agli effetti personali, era custodito il denaro contante. I rapinatori, prima di allontanarsi, avrebbero ammanettato con delle fascette in plastica da elettricista tre dei quattro cinesi presenti nella stanza portando via come ostaggio il cittadino cinese autore dell’inserzione e dimostratosi, all’esito dell’indagine, complice degli stessi.