De Biase (Uil Fpl) sulla situazione sanitaria a Lamezia
"Così è la politica e la democrazia del voto, che vede la scelta dei cittadini optare da chi farsi governare. Ergo chi prima protestava contro “una sanità malata” e contro chi la gestiva, oggi la governa e se erano vere le proteste di ieri, oggi si ha l’obbligo di cambiare!". E' quanto sostiene Salvatore De Biase, segretario Uil Fpl.
"Non più tardi - continua la nota - di pochi giorni addietro una nota stampa molto puntuale segnalava con un titolo giornalistico molto emblematico stimolato da Fabrizio Muraca : “ Fitti vertiginosi all’Asp di CZ, tutto a vantaggio di privati “.
Come rappresentante sindacale ritengo sia dovuta una risposta, così come doverosa è la scelta impellente di correggere alcune vicende cha la struttura lametina vive.
Sicuro c’è che Lamezia le sue eccellenze sanitarie storiche di valenza regionale li ha ben presenti come: Centro regionale di neurogenetica che svolge funzioni di assistenza e ricerca per la regione; Il servizio di anatomia patologica che raccoglie “purtroppo” una vastissima casistica; Il servizio di terapia intensiva neonatale che recepisce ricoveri crescenti; Il reparto di urologia storicamente attrattivo ; Servizio trasfusionale emblema di professionalità ed autosufficienza regionale di sangue; Anestesia e Rianimazione d’avanguardia. A seguire una vastità di servizi su cui ieri quanto oggi occorre puntare e rilanciare. Lo si farà o chi ieri protestava oggi tace!
Non voglio ricordare il colpo mortale dell’annessione nostra azienda a quella di CZ , oramai fatto compiuto, o magari i debiti ereditati per la scelta dell’annessione; le ristrettezze economiche, tagli dei doppioni e degli ospedali sotto casa inutili, il cosiddetto “Tavolo Massicci “che impone ancor di più azioni decise. non ultima la Spendine Rewue
Voglio invece fotografare la LAMEZIA di oggi, offrendola alla politica che ne governa la realtà e mi auguro la prospettiva.
La funzione di spoke, cioè ospedale periferico,è una destinazione normata che può essere cambiata? Bene, quale risposta si offre? Sicuro c’è che L’Ospedale Spoke di Lamezia, viene dotato solo di alcune specialità di base, (con il rischio, finora scongiurato) di perdere specialità come: malattie infettive, oculistica, bronco pneumologia, terapia intensiva neonatale, microbiologia e virologia, mentre alcune altre diventano specialità, come l’oncologia, la nefrologia, la diabetologia .ecc. L’Ospedale di Soveria Mannelli ha la funzione di Presidio Ospedaliero di zona montana ? In molti verificano l’assenza dei servizi che connotano un ospedale con queste caratteristiche ?? Si può anora definirsi Ospeale di zona montana una struttura che ha, per i casi più urgenti, solo un PS h 24, direttamente collegato allo Spoke di riferimento (cioè Lamezia) ?
Nel contesto di riforma generale, purtroppo viene, depotenziata gravemente anche l’unica Clinica Privata “La Michelino” centro di grande e storica attrazione di servizi di eccellenza in più settori ; Anche qui Lamezia e la nuova politica, deve contare in un ambito decisionale regionale, ad un riconoscimento serio e rappresentativo di sicurezza e alternativa sanitaria;
Insomma sarà invertita questa volta, la tendenza che vede Lamezia competere contro il sempre più nascente gigante sanitario di Germaneto e Catanzarese? (2 Hub-una miriade di strutture sanitarie private, una moltitudine di emodinamiche, e da qui un flusso di bisognosi di cure ecc.)
Se permangono le stesse condizioni Certamente no !! L’istituzione dello Spoke a Lamezia fa venir meno una sana competitività territoriale, oltre che tale ruolo tramuterebbe inevitabilmente in ulteriori dannosi ingolfamenti per le strutture del capoluogo), col trasformarsi nel tempo, in ragione valida per una definitiva chiusura della nostro ospedale, perché non è rispettata la distanza minima di 60' dall'Hub di riferimento".