Lo Schiavo a Bivona: “Investimenti in cultura e No tax area per le frazioni costiere”
“Vogliamo essere portatori di un messaggio positivo, che ridia speranza ai cittadini vibonesi, partendo dall’orgoglio e dal capitale umano della città ma anche dalle potenzialità e dalle ricchezze del suo patrimonio artistico e culturale che, finora, sono rimaste inespresse a causa d’incapacità e disinteresse”.È quanto ha affermato Antonio Lo Schiavo partecipando, ieri pomeriggio a Bivona, ad un incontro organizzato dai suoi sostenitori con le associazioni e i cittadini della frazione.
“In questo senso - ha aggiunto il candidato sindaco del centrosinistra alle elezioni di maggio - abbiamo esempi concreti, in negativo, da non seguire. Come quello della Tonnara di Bivona, dove è stato fatto un investimento che non ha prodotto risultati e non ha creato alcuna opportunità di sviluppo. Oppure come il Castello di Bivona, altro importante sito che la politica non ha saputo valorizzare né inserire in un circuito turistico e culturale. Sono solo due esempi, questi, di come non vanno gestiti i nostri beni culturali, di come la cattiva politica abbia sprecato delle concrete possibilità di attrarre interesse sul territorio, determinando l’estromissione dell’area costiera della città dai flussi turistici che interessano i centri vicini. Per questo abbiamo l’obbligo di invertire una tendenza e di guardare non alle esperienze fallimentari, ma a quelle virtuose. A quelle buone pratiche amministrative che hanno consentito a realtà non troppo dissimili dalla nostra di risollevarsi. Non servono grandi risorse ma grandi idee. Energie, competenze, volontà, innovazioni, di cui solo una nuova generazione di amministratori, con una nuova visione di città, può farsi portatrice”.
Non sono mancate, da parte di Lo Schiavo, proposte concrete rivolte alle frazioni costiere di Vibo. “Mentre nel capoluogo si discute della chiusura della biblioteca comunale - ha detto -, io rimango dell’idea che una nuova biblioteca debba sorgere a Vibo Marina. Sono contrario alla vendita dell’immobile che ha finora ospitato la biblioteca in città. Esso va anzi ristrutturato e riassegnato alla sua funzione. Nel frattempo, però, l’importante patrimonio documentale che custodisce non può essere lasciato lì a deteriorarsi ma va invece “utilizzato” per creare una biblioteca a Vibo Marina, facendo sì che questa diventi anche un centro di aggregazione sociale di cui si sente estremamente bisogno”.
E, ancora, sul piano del rilancio economico, Lo Schiavo ha aggiunto: “la mia idea per favorire la ripresa è quella di una “No tax area” per Vibo Marina, Bivona e Porto Salvo, introducendo uno strumento di defiscalizzazione, per ciò che attiene i tributi comunali e per un determinato periodo di tempo, a favore delle nuove attività economiche che si andranno ad impiantare in questa zona. A questo provvedimento si potrà affiancare un incubatore d’impresa che metta a disposizione di giovani imprenditori un luogo fisico, e una serie di strumenti, per sviluppare nuove idee imprenditoriali e favorire così ricadute positive sul territorio”.