Calabria: insediato neo commissario della sanità
Massimo Scura, neo commissario della sanità calabrese, si è insediato questa mattina negli uffici del Dipartimento regionale della salute, a Catanzaro.
Scura ha fatto sapere che venerdì prossimo, alle 12, incontrerà, il presidente della Regione, attualmente impegnato fuori Calabria, ed ha smentito l'esistenza di problemi con lo stesso Oliverio: "Assolutamente non c'è alcuno scollamento", ha dichiarato. Il neo commissario incontrerà i commissari delle Aziende sanitarie ed ospedaliere questo pomeriggio.
In attesa dell’incontro con Oliverio, Massimo Scura ha evidenziato l'obiettivo che intende perseguire: "Lavoreremo sodo – ha affermato - perché la qualità della sanità calabrese raggiunga quelle dei migliori". Sui tempi di durata del commissariamento ha preferito dichiarare che non esistono certezze: "Non possiamo mettere termini temporali se ci vorranno 9, 20 o 30 mesi, questo non lo so".
Il neo commissario per l'attuazione del piano di rientro si è anche soffermato, sollecitato dai giornalisti, su alcuni temi specifici. In merito alla volontà della Regione di costituire l'azienda unica, Scura ha detto: "Non risponderò né in termini polemici né in termini politici, né nel merito, dal momento che per adesso ho solo visto la delibera generale. L'obiettivo di fondo è quello di migliorare la qualità della sanità calabrese. Se questo progetto di unificazione delle Aziende sanitarie e delle Aziende ospedaliere in un'unica azienda regionale è propedeutico a questo obiettivo, allora ben venga".
Contenuto anche il commento sulla situazione della Fondazione Campanella, con una delegazione di lavoratori presenti al momento dell'insediamento. "Mi sono documentato - ha affermato - e ho sentito sia il direttore Zito che il sub commissario Urbani, oltre ad avere letto delle carte. Si tratta di un problema che va affrontato. So che Zito ed Urbani hanno stilato alcune regole che ora vanno viste".
Il neo commissario alla sanità è apparso più che possibilista sul tema delle assunzioni, con lo sblocco del turn over: "È un buon provvedimento - ha dichiarato- perché abbiamo bisogno di competenze; molte ci sono, esistono anche delle eccellenze nella sanità calabrese, ma so che manca personale. Con questa apertura alle assunzioni, che arriva anche dal governo nazionale, vanno prese in considerazione le priorità per dare risposte alle domande che arrivano dai cittadini".