Padre Giovanni Cozzolino al Centro Congressi Royal
San Francesco di Paola "il più santo dei calabresi e il più calabrese dei santi" sarà l’argomento dell’incontro letterario che si terrà a Cosenza giovedì 26 marzo, con inizio alle ore 18,30 nella sala “Telesio” del Centro Congressi Royal in via Medaglie d’Oro. Verrà presentato il volume di padre Giovanni Cozzolino su “San Francesco di Paola e il miracolo del passaggio dello Stretto di Messina”, pubblicato dalla casa editrice cosentina Progetto 2000. All’incontro oltre all’autore del saggio, ci sarà l’editore Demetrio Guzardi; alcuni brani del libro saranno letti dagli attori della compagnia teatrale DiciassetteBi: Carmelo Giordano e Vicky Macrì; gli intervalli musicali saranno a cura di Silvio Gallo.
Padre Giovanni Cozzolino è da qualche tempo superiore del convento dei Minimi di Catona (frazione del comune di Reggio Calabria); da qui San Francesco di Paola, avendo subito il rifiuto da parte di un barcaiolo, di nome Pietro Coloso di trasportarlo sulle rive siciliane, stese il suo mantello e passò lo Stretto di Messina.
Ma questo miracolo è realmente accaduto oppure è frutto di fantasia? In che anno il fondatore dei Minimi si recò a Milazzo? E perché proprio a Milazzo? Oltre a San Francesco quanti erano i fraticelli che passarono lo Stretto sul mantello?
A queste e a tante altre domande risponde il saggio di padre Cozzolino, che utilizzando ed interpretando le fonti minime e quelle della città di Milazzo ricostruisce minuziosamente tutti gli aspetti della vicenda.
Il volume presenta inoltre una ricca documentazione iconografica di come il miracoloso passaggio dello Stretto è stato visto ed interpretato da numerosi artisti. Ma la “canonizzazione” dell’evento si trova proprio in Vaticano. Dopo appena 70 anni dalla morte di San Francesco di Paola, il papa Gregorio XIII per la Galleria delle carte geografiche, il lungo corridoio che conduce alla Cappella Sistina, dove il pontefice «andava a passeggio per l’Italia, ma senza uscire dal Palazzo», affidò al pittore Antonio Tempesta un affresco del santo nocchiero.