Saracena, strada provinciale 271 chiusa da due mesi
I cittadini non possono più tollerare oltre i disagi permanenti e l’elevato rischio di pericolosità sulla strada provinciale n.271 che collega le contrade cittadine di Cummo e Cipassio, unica via di collegamento dall’uscita autostradale di Sibari-Firmo per raggiungere Saracena. A quasi due mesi dall’interruzione, la Provincia di Cosenza, unica titolare ad intervenire su quel tratto, non è stata in grado di prevedere alcuna urgente messa in sicurezza; ciò a prescindere dall’esecuzione o meno dei provvedimenti richiesti ai privati, titolari dei fondi dai quali sono stati accertati gli smottamenti che sistematicamente invadono la sede stradale rendendola impraticabile.
È quanto denuncia il Sindaco di Saracena Mario Albino Gagliardi, interpretando le numerose lamentele dei cittadini e sottolineando lo stallo nel quale versa la Provincia. Quest’ultima resta di fatto immobile di fronte all’inerzia a sua volta del privato, titolare del fondo che causa il riversamento di terra e detriti sull’arteria ed al quale sono stati intimati interventi propedeutici per la messa in sicurezza. Siamo, purtroppo, al paradosso tipico dell’inefficienza della pubblica amministrazione italiana e meridionale.
La strada, di esclusiva competenza provinciale, risulta chiusa dal 31 gennaio scorso anche se il traffico sulla stessa, di fatto, non è mai totalmente cessato, essendosi pertanto aggravata la sua pericolosità.
"Anche per queste ragioni – dichiara Gagliardi – contestando la posizione assunta dalla Provincia sulla vicenda ed il conseguente congelamento, anzi l’aggravamento dei disagi a danno degli automobilisti, come Amministrazione Comunale in queste settimane abbiamo più volte chiesto all’ente provinciale di intervenire subito, ripristinando comunque i luoghi, rivalendosi successivamente sul privato, in modo da garantire subito una viabilità normale e sicura a tutti. Nei giorni scorsi – continua il Sindaco – proprio per dirimere la controversia sorta tra le due diverse posizioni, quella della Provincia di Cosenza, di fatto attendista rispetto all’esecuzione dei lavori intimati al privato e la nostra richiesta di un intervento immediato di messa in sicurezza da parte della stessa Provincia, è stato richiesto un incontro in Prefettura a Cosenza. Da oltre due settimane dalla richiesta, tuttavia, ancora quest’incontro non è stato fissato. Da una parte – continua – non possiamo più tollerare che passi nell’indifferenza quello che è invece un disagio gravissimo subito ogni giorno, soprattutto dai miei concittadini, privati di alternative collegamento e quindi del diritto alla mobilità; dall’altra, respingiamo le accuse di inerzia rivolte da quanti, disinformati o in mala fede, hanno fino ad oggi addebitato all’Amministrazione Comunale ogni responsabilità che non le compete. Se questa situazione di paradossale stallo dovesse perdurare – conclude – non escludiamo azioni di protesta istituzionale e popolare per riportare il buon senso in chi dovrebbe agire mentre ritarda o rimpalla le sue decisioni, arrecando ed accumulando danni sulle comunità e sul territorio".