Domani al Morelli i fratelli Dalla Via con “Mio figlio era come un padre per me”
Marta e Diego Dalla Via, fratelli nella vita e fratelli sul palcoscenico dove sono Giada e Lory nel loro spettacolo “Mio figlio era come un padre per me”, al teatro Morelli venerdì 27 marzo (ore 21) nell'ambito della programmazione del “More”.
Il tema è quanto mai attuale: l'impressionante numero di suicidi quale scelta estrema compiuta da innumerevoli imprenditori colpiti dalla crisi economica.
Vincitore del Premio Scenario 2013 e del Premio Hystrio-Castel dei Mondi, lo spettacolo con ironia raggelante e a tratti con punte di cinismo racconta la storia di una ricca famiglia del nord est italiano tracciando una sorta di cupa parabola sul conflitto generazionale. Due fratelli architettano l’omicidio dei genitori. Ma “uccidere i propri padri” sembra un atto impossibile dal momento che la crisi ha deciso per loro e sono proprio i genitori a decidere di farla finita, lasciando in eredità assenza di futuro e consumo del passato. Con uso intelligente dell’italiano regionale i due attori riescono a dare profondità e leggerezza a una vicenda estrema, ma allo stesso tempo esemplare, in cui il senso di colpa tra le generazioni pare innescare un processo autodistruttivo che lascia poche vie di fuga.
I fratelli Dalla Via sono una piccola impresa familiare che costruisce storie, riuniti in un percorso artistico comune. La loro prima scrittura per la scena è “Piccolo Mondo Alpino”, progetto vincitore del Premio Kantor 2010. Il testo viene rappresentato nelle stagioni successive in tre differenti versioni, l’ultima, nella traduzione francese, viene allestita dal Théâtre de l’Opsis a Montreal (Québec) nel 2013. Gli stereotipi e il territorio, la fragilità umana ed economica, diventano ulteriore oggetto di studio e approfondimento nell’ambito di “Fattore P”, una cena-spettacolo ospitata all’interno della 33° edizione del Bassano Opera Estate Festival Veneto. È una tappa di avvicinamento a questa loro seconda prova drammaturgica, “Mio figlio era come un padre per me”.