Polistena, partono col piede giusto i laboratori metropolitani di partecipazione
L’incontro organizzato dal Forum del Terzo Settore sabato 28 marzo, presso il Centro ASPI “Padre Luigi Monti” di Polistena, ha registrato una partecipazione nutrita e qualificata di soggetti attivi sul territorio. Numerose associazioni, professionisti, imprenditori, sindacalisti hanno dato vita a un incontro di altissimo spessore nei contenuti, che lascia ben sperare per il prosieguo.
I numerosi interventi hanno fornito un primo spaccato delle aspettative e delle perplessità che l’idea della Città Metropolitana suscita nella fascia tirrenica del nostro territorio. Tutti sono stati concordi nel riconoscere la potenzialità del nuovo soggetto istituzionale ai fini di una rigenerazione del tessuto sociale ed economico. Alcuni hanno posto l’accento sui rischi derivanti da scelte politiche rispondenti a logiche distorte di tutela di interessi privati, che spesso non tengono conto delle esigenze reali dei cittadini.
Questo della relazione che deve esistere tra bisogni collettivi e scelte politiche è stato il filo conduttore di numerosi interventi che hanno convenuto su un punto: la partecipazione popolare è l’antidoto in grado di sanare la frattura oggi esistente tra politica e società. Solo attraverso processi decisionali condivisi, costruiti dal basso, che coinvolgono cittadini, associazioni, imprese, professionisti, sarà possibile restituire alla politica credibilità e consenso convinto.
In questo senso è stato attribuito grande rilievo ai Laboratori Metropolitani di Partecipazione promossi da un ampio partenariato sociale e scientifico, composto da Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Camera di Commercio di Reggio Calabria, Forum Terzo Settore, Osservatorio Città Metropolitana “Edoardo Mollica” e LaborEst dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.
Ai Laboratori è stato riconosciuto il ruolo di luogo privilegiato della partecipazione sulle tematiche legate alla futura Città Metropolitana. Grazie alla disponibilità del Centro Monti di Polistena, il primo Laboratorio attivato sulla tirrenica opererà attraverso due strumenti, l’approfondimento e il confronto. Per favorire una maggiore conoscenza degli aspetti più rilevanti, prioritariamente saranno fatti circolare tra tutti gli interessati i materiali informativi, messi a disposizione dal LaborEst, che aumentino il grado di consapevolezza sulle funzioni della Città Metropolitana, sui modelli adottati nelle altre Città Metropolitane italiane, su ipotesi di articolazione del territorio che consentano forme di decentramento delle funzioni in grado di avvicinare ai cittadini la nuova istituzione.
Questo del decentramento è stato un altro dei temi caldi affrontati nel corso dell’incontro: il rischio di “reggiocentrismo” è elevato, e i primi atti improvvidi lo rendono ancora più reale.Anche di fronte a questo rischio i Laboratori possono costituire l’antidoto: la Città Metropolitana, già dal suo atto fondativo, lo Statuto, dovrà organizzarsi in maniera da rispondere efficacemente ai bisogni di tutto il territorio, non solo del comune capoluogo. Attraverso la Città Metropolitana le imprese, anche dei comuni più distanti da Reggio, dovranno acquisire maggiore competitività, i soggetti più deboli avere più tutele, la vita quotidiana di tutti i cittadini dovrà migliorare, o la Città Metropolitana sarà semplicemente una Provincia alla quale è stato cambiato il nome.