Oliverio a Vibo per fare il punto sulla situazione sanitaria
"Sala affollatissima dell’Hotel 501 a Vibo Valentia. Una sala colma come un uovo attende Mario Oliverio. Quando il presidente della Regione arriva lo accoglie un lungo e interminabile applauso". E' quanto si legge in una nota della segreteria del presidente della giunta regionale .
"Il convegno ha inizio - continua la nota - Introduce i lavori il deputato del Pd, Bruno Censore. Portano il loro saluto il vicepresidente della Regione, Enzo Ciconte, Stefano Soriano e il candidato a sindaco del centrosinistra di Vibo Valentia Antonio Lo Schiavo. Seguono gli interventi di Michele Mirabello, consigliere regionale e Presidente della Terza Commissione Sanità, Fioravante Schiavello, Domenico Dominelli, Michelangelo Miceli e, infine, del consigliere regionale Vincenzo Pasqua. L’incontro serve ad analizzare la situazione sanitaria a Vibo Valentia e in tutto il territorio provinciale ed a programmare le linee di intervento per il futuro. Tra i presenti c’è anche il prefetto Bruno. Nel prendere la parola, il Governatore della Calabria va subito al cuore del problema.
“Se il sistema sanitario calabrese oggi è ridotto a un cumulo di macerie -afferma- è per colpa di una gestione ragionieristica e contabile della sanità che, in cinque anni, ha messo in primo piano non la qualità dei servizi ed il diritto dei cittadini alla cura e alla salvaguardia della salute, ma l’esigenza di far quadrare i conti, attraverso tagli lineari indistinti che hanno penalizzato i cittadini ed i territori. Dopo essermi insediato il 10 dicembre scorso avevo chiesto con pacatezza e nel rispetto di quanto previsto dalla legge di essere nominato Commissario ad acta per il Piano di Rientro non per gestire potere, ma per riorganizzare un settore fondamentale per la vita dei calabresi che è ormai ridotto a livelli pietosi”.
“Nei giorni scorsi –ha aggiunto Oliverio- ho avuto un primo colloquio positivo con il Commissario Scura. Credo che potremo lavorare insieme proficuamente per ridare ai calabresi quella fiducia che hanno perso da tempo. Sia chiaro: la Regione non rinuncerà alla propria funzione e al proprio ruolo. Lavoreremo soprattutto sullo sblocco del turn over partendo dalle emergenze–urgenze, dalla riqualificazione dei servizi ospedalieri, dalla diffusione di una rete di servizi qualificati sul territorio e, soprattutto, dalla prevenzione. Per far questo tutti dovremo avere una visione unitaria e mettere da parte definitivamente la cultura dei pennacchi che tanti danni ha provocato alla nostra terra. I sindaci dovranno ritornare ad essere i veri protagonisti della gestione della sanità sul proprio territorio”.
L’ultima parte del suo intervento il presidente della giunta regionale l’ha dedicata alla città di Vibo e alla sua provincia. “Sono due realtà –ha detto Oliverio- che sono state fortemente penalizzate e dimenticate nel corso di questi anni. Non sarà più così. Avranno il nuovo ospedale nei tempi previsti, cioè i due anni e otto mesi. La scelta degli amministratori comunali, in tal senso, è molto importante. Tra poco qui ci saranno le elezioni amministrative. Antonio Lo Schiavo ha vinto le primarie. Ora, se si vuole vincere le elezioni, bisogna stringersi intorno a lui e superare qualsiasi contrasto e qualsiasi motivo di divisione. Governare significa gratificazione, ma anche grande responsabilità. Se non vogliamo che questa regione vada alla malora per sempre, dobbiamo farci carico della responsabilità del governo, anche perché abbiamo visto che intorno a noi c’è un vuoto assoluto di idee e di programmi. La funzione degli amministratori locali è, quindi, di grande importanza”.
”Sono sicuro –ha concluso Oliverio tra gli applausi- che intorno al nostro candidato a sindaco si creerà il massimo di unità da parte di tutte le forze che si riconoscono nel centrosinistra. La lista “Oliverio Presidente” sosterrà pubblicamente e con grande determinazione Antonio Lo Schiavo, ancor prima e ancor più convintamente dello stesso Pd. Bisogna che in questa opera difficile che ci siamo assunti sulle spalle il fronte sia il più largo possibile. Vibo e la sua provincia, per le loro potenzialità, avranno dal sottoscritto e dalla Regione l’attenzione che meritano in tutti quei settori dove più grande sarà il bisogno”.
"Una città che vuole ritornare ad essere normale chiede, prima di tutto, di veder garantito il diritto alla salute dei cittadini attraverso l’applicazione di adeguate politiche socio-sanitarie. Vibo Valentia ne ha bisogno, e non solo per la costruzione del nuovo ospedale il cui iter, avviato più di sette anni fa, ha segnato la debolezza della politica locale, ma soprattutto per la necessità che dalle parole si passi finalmente ai fatti". È quanto ha affermato Antonio Lo Schiavo intervenendo al convegno.
"Quando parlo di politiche della sanità per la nostra città - ha continuato Lo Schiavo -, mi riferisco in particolare alla necessità che la prossima Amministrazione comunale si riappropri di un ruolo strategico nella programmazione delle politiche socio-sanitarie, con una visione unitaria e con atti d’indirizzo politico che non possono non mettere in primo piano il capoluogo di provincia. Non solo all’interno degli organismi dedicati come la Conferenza dei sindaci, dove l’Amministrazione vibonese deve tornare a giocare un ruolo di ben altro spessore, ma anche nell’attuazione dei piani di attività territoriali del distretto sanitario, puntando all’integrazione socio-sanitaria e coinvolgendo le realtà attive nel territorio. Serve, poi, un maggior coordinamento tra Comune e Asp per disegnare una serie di servizi ad integrazione e supporto delle strutture sanitarie. Lo stesso nuovo ospedale cittadino dovrà giocare un ruolo strategico, aprendosi ad un contesto territoriale unitario e abbracciando nuove realtà e potenzialità. Intorno ad esso il Comune dovrà creare servizi adeguati e prevedere una pianificazione urbanistica che non lasci isolata la struttura ma la integri alla città. Occorre, in altre parole, introdurre una nuova visione delle politiche socio-sanitarie che, nel rispetto di ruoli e competenze, parta da un’impostazione di fondo non più legata a criteri ragionieristici bensì in grado di coniugare il principio del diritto alla salute ai principi di uguaglianza, solidarietà sociale, tutela delle fasce deboli. Il rilancio di Vibo Valentia deve andare di pari passo con una diversa pianificazione delle politiche sociali che devono diventare il cuore stesso dell’agenda politica della prossima Amministrazione comunale. La tutela dei più deboli rappresenta, anzi, uno dei punti cardine della nostra idea di città".