D’acri: “L’agricoltura come volano di sviluppo”

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Si è tenuto a Paterno Calabro un interessante convegno sui De.Co. (Denominazione Comunale di Origine), un nuovo strumento identitario per la valorizzazione del territorio. I lavori sono stati aperti dal sindaco di Paterno Calabro Lucia Papaianni, che vede nei De.Co. uno strumento non solo di promozione del territorio, ma soprattutto di accensione di consapevolezza da parte dei cittadini.

Giuseppe De Caro e Mario Reda hanno illustrato l’interessante progetto. Numerosi, in sala, i sindaci del comprensorio del Savuto presenti: Lucia Nicoletti, sindaco di Santo Stefano di Rogliano e presidente del Gal “Savuto”, Raffaele Pirillo di Mangone, Raffaele Pane di Scigliano, Donatella Deposito di Parenti, Antonio Basile di Belsito, l'assessore alla cultura del Comune di Rogliano Simarco, Santocarmine Beltrano e Mario Ambrogio, in rappresentanza della Coldiretti.

All’incontro sono intervenuti anche Maurizio Agostino dell'istituto di controllo ICEA Calabria e il consigliere regionale Mauro D’Acri, in rappresentanza del presidente della Regione, Mario Oliverio che ha molto a cuore il rilancio dell’agricoltura in Calabria.

Molto seguito il suo intervento, nel corso del quale è stato illustrato il lavoro impostato dalla giunta regionale, che ha tra i suoi obiettivi prioritari soprattutto quello di incentivare e sostenere i giovani calabresi che vogliono investire le loro energie in questo settore.

“Dalla presenza operativa sui territori–ha sottolineato D’Acri- dipende anche il contrasto ai fenomeni erosivi che causano enormi disastri come quello verificatosi nei giorni scorsi a Oriolo e, più in generale, l’attenuazione del grave dissesto idrogeologico che interessa tutta la Calabria. Per questo motivo sono stati sbloccati gli incentivi ai giovani imprenditori agricoli. Nell’ambito dell’accelerazione della spesa è stato, inoltre, reso possibile lo scorrimento delle graduatorie del PSR”.

L'accesso al credito in agricoltura -ha aggiunto il consigliere regionale- è un altro dei punti dolenti che, insieme alle lentezze della macchina burocratica, hanno finora bloccato non solo lo sviluppo ma anche la stessa sopravvivenza delle nostre attività agricole regionali. Si sta, comunque, lavorando alla presentazione di una legge sul ripianamento delle passività in agricoltura. Nei giorni scorso abbiamo, in tal senso, costituito un tavolo tecnico a cui hanno preso parte, oltre alla Regione, anche Arcea e Fincalabra.

“Le aziende calabresi –ha concluso D’Acri- sono, in gran parte, micro aziende, ma svolgono un ruolo fondamentale sia per la salvaguardia del territorio che per l'economia regionale. L'agricoltura nelle aree interne svantaggiate svolge, quindi, un ruolo fondamentale per la difesa del territorio che va sostenuto ed incentivato, anche per non perdere una infinità di produzioni agroalimentari tradizionali, in grado di caratterizzare le diverse realtà comunali”.