Successo di “Narrazione Digitale”, curato dall’Associazione Progetto Paterno
Ha riscosso grande successo il progetto Narrazione Digitale, curato dall’Associazione Progetto Paterno di Paterno Calabro, presentato presso il Parco d’arte Alt Art di Rende.
Il progetto, cofinanziato dalla Regione Calabria a valere su fondi Pac Calabria 2014/2020, Eventi culturali 2021, realizzato in collaborazione con l’Associazione Donneincammino, il Centro Studi Gianfranco Labrosciano e l’Associazione Alt Art ha suscitato vivo interesse, come testimoniano le centinaia di visite che il sito dedicato all’iniziativa sta registrando in queste ore, visite che fanno eco all’intensa partecipazione alla manifestazione di presentazione di questa innovativa iniziativa finalizzata a fondere insieme il concetto di arte evocativa e turismo.
L’Associazione Progetto Paterno, curatrice del Museo all’Aperto accreditato dal Ministero della Cultura e riconosciuto dal Sistema Museale Nazionale, ha presentato al pubblico, nel corso dell’evento, le opere artistiche realizzate nell’ambito del progetto Narrazione digitale dei luoghi.
L’evento ha di fatto inaugurato, nel contesto fisico, una mostra multimediale, a cui è possibile accedere tramite QRcode, disponibile sul sito del museo.
La mostra propone una rilettura di luoghi simbolo della cultura calabrese (il Castello Normanno Svevo di Cosenza, il Castello Normanno di Rende, l’Abbazia di San Giovanni in Fiore ed il Santuario di San Francesco di Paola) ed ospita le opere realizzate degli artisti invitati a partecipare: il Maestro Giuseppe Palumbo (Autore di fumetti e illustratore), Ivana Russo (fotografa e video maker), il Maestro Davide Le Voci (Compositore), Wanda Labrosciano (Pittrice e disegnatrice) e Andrea Mazzotta (Scrittore e giornalista).
"È inoltre possibile visitare - continua la nota dei promotori - tramite le risorse digitali (fotografia ed elaborazione digitale degli shooting), anch’esse da considerarsi prodotti artistici e performance, l’opera di Land Art “Sono il Tempo” concepita onsite specific, ispirata da una frase proferita dal Prof. Gianfranco Labrosciano, già Direttore Scientifico per le Arti Visive del Museo all’Aperto Progetto Paterno e indimenticato critico e intellettuale contemporaneo.
Realizzata presso lo stesso Museo a seguito del lavoro di residenza degli artisti, è collegata, come opera postuma, all’ispiratore, all’ambiente naturale in cui insiste il Museo, al sito museale in cui sono situate le Land Art e, infine, al linguaggio contemporaneo, come unico percorso concettuale.
“L’arte e il turismo sono due rette parallele che, paradossalmente, possono e devono incontrarsi – ha dichiarato Antonio Tucci, presidente dell’Associazione Progetto Paterno – Il progetto si è articolato su diversi livelli, ognuno con la propria specifica finalità. Da un lato abbiamo voluto evocare il pensiero del Prof. Labrosciano, che tanto ha significato con il suo dire e il suo fare per il nostro territorio. Dall’altro abbiamo cercato di creare strumenti narrativi per la bellezza di alcuni dei luoghi più evocativi della Calabria. Questi strumenti narrativi, che vogliono evocare il turismo nella forma di viaggio, di ricerca, di scoperta, di indagine sul bello, hanno assunto la forma dell’arte e delle forme dell’arte. Siamo certi che la narrazione che abbiamo proposto di alcuni dei luoghi più rappresentativi della nostra immensamente affascinante regione potranno incuriosire e stimolare viaggiatori vicini e lontani a scoprirli e riscoprili. Sotto questo punto di vista il progetto è stato perciò un grande successo”.