Scianò (FdI) sul teatro comunale di Vibo Valentia

Vibo Valentia Attualità

“Erano gli anni ’60 quando il teatro comunale di Vibo Valentia fu demolito. Da allora la città è priva di uno spazio artistico e culturale in grado di rispondere con attenzione alle aspettative della popolazione che vanta orgogliose tradizioni in campo storico e culturale.” È quanto dichiara Giuseppe Scianò, capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale

“Dal 2001 – prosegue - l’idea di realizzare il teatro è entrata nelle ambizioni di Palazzo Luigi Razza. Si interessò della questione il senatore Franco Bevilacqua, oggi candidato a sindaco della città, il quale fece ottenere finanziamenti di non poco conto alle amministrazioni in carica. Una prima volta con l’amministrazione Costa che in viale Accademie Vibonesi aveva individuato il sito dove sarebbe dovuto sorgere il nuovo teatro. Sito poi rivelatosi sottoposto a vincolo archeologico della Soprintendenza; circostanza che provocò un allungamento nei tempi di realizzazione dell’opera. Ci riprovò una seconda volta, il senatore, con l’amministrazione Sammarco che, però, a causa di un progetto sin troppo ambizioso, allungò anch’essa i tempi di realizzazione fino allo scadere del mandato.

Le lungaggini amministrative nella individuazione del sito hanno messo ripetutamente a rischio il finanziamento che, solo per i pronti interventi di Bevilacqua, si è evitato di perdere. Analogo finanziamento, con la stessa legge finanziaria e sempre per merito di Bevilacqua, fu destinato al Comune di Soverato che, contrariamente a quanto accaduto a Vibo, seppe fare tesoro dello stesso al punto che il teatro risulta realizzato da oltre dieci anni. A differenza dei soveratesi, le aspettative dei vibonesi sono andate pertanto tradite dietro la rincorsa di siti, di progettazioni, di espropriazioni e via dicendo.

Nella giornata del 9 aprile, l’amministrazione D’Agostino ha iniziato a restituire ciò che per anni è stato sottratto ai vibonesi, firmando per una somma pari a 3,5 milioni di euro, il contratto con la ditta appaltante. I tempi di realizzazione del nuovo teatro comunale saranno abbastanza brevi. Solo un anno dovranno, infatti, aspettare i vibonesi affinché il nuovo teatro possa vedere la luce.

Un traguardo importante, quello raggiunto, che risponde al comune sentire dei vibonesi che per anni hanno invano auspicato un luogo di fondamentale incontro culturale. Le carte mostrano come, pur fra scelte non sempre condivisibili, l’amministrazione D’Agostino è riuscita in una scommessa difficile, portando a casa un progetto di grande interesse per la città capoluogo, mettendo da parte sterili polemiche e utilizzando come sito un terreno di proprietà comunale. E’ appena il caso di ricordare che il finanziamento iniziale ammontava a 12 miliardi di vecchie lire, ma di queste nel corso degli anni - una parte senza che fosse mai piantata la prima pietra - è stata utilizzata per studi, progetti, ed accessori vari. Una scommessa vinta che si aggiunge ai risultati conseguiti per la riqualificazione del rione “Pennello”, che già in parte hanno fatto recuperare dignità e decoro ad uno dei quartieri più degradati di Vibo Valentia, mentre altri progetti sono in auge nella stessa zona.

Fra un mese partirà, infatti, il piano per il “Water-front”, il lungomare, che prevede la regolarizzazione delle abitazioni tra spazi verdi e piazzette che nasceranno a rendere più vivibile una cementificazione a tratti selvaggia. I risultati non si vedranno subito. Troveranno realizzazione con le successive amministrazioni che ci si augura saranno impegnate a proseguire gli importanti progetti avviati, ma – conclude Scianò - le carte già parlano chiaro e mettono una pietra sopra alla campagna denigratoria che taluni hanno posto e pongono in essere verso l’amministrazione in carica, volutamente per altro ignorando le pesanti difficoltà economiche cui la giunta D’Agostino è stata costretta ad operare.”