Movimento Indignati, assemblea popolare all’arena Ciccio Franco

Reggio Calabria Attualità

"Il Movimento Indignati, promuove un'assemblea popolare Straordinaria all arena Cicco Franco di Reggio Calabria per dire Basta a tutte quelle emergenze che hanno messo in ginocchio il nostro Paese la nostra Regione e sopratutto la nostra Città". E' quanto si legge in una nota del movimento Indignati.

"La situazione politica italiana - continua la nota - ci pare preoccupante. Emergono e prendono corpo fenomeni negativi, tutti con una valenza, attualmente o potenzialmente, antidemocratica. Il catalogo è eterogeneo, ma univoco nel segnare un indirizzo lesivo di diritti civili e di garanzie democratiche, tanto da profilare chiaramente una situazione di emergenza per la democrazia. Discredito sulle istituzioni rappresentative e di garanzia. Deformazione della prassi legislativa con il ricorso ordinario alla decretazione di urgenza e alla insistita reiterazione dei voti di fiducia. Frequenti attacchi alla Costituzione giudicata obsoleta, prodotto di un’epoca tramontata, inidonea a costituire un valido patto sociale, bisognosa di cambiamenti radicali da perseguirsi unilateralmente. Manomissione e tentata cancellazione delle garanzie della contrattazione sindacale".

"Esorbitante controllo sui mezzi di informazione e di formazione della pubblica opinione. Pesanti limitazioni della libertà e del diritto all’informazione. Sospensione della funzione giurisdizionale mediante una legislazione di immunità ad personam. Misconoscimento dei diritti soggettivi costituzionalmente garantiti attraverso la loro subordinazione a principi ideologici confessionali. Iniziative legislative volte a equiparare le parti antagonistiche nella lotta di liberazione nazionale, a svalutare la Resistenza come fondamento del patto costituzionale".

"ll tutto cementato dalla cialtronesca cultura dell'apparenza, della superficialità, della furbizia e della gigioneria. La cultura della solidarietà sociale, del valore dello studio e della cultura e della scienza, del rispetto del lavoro, viene irrisa. Occorre aggiungere altri aspetti più generali e, per questo, forse ancor più preoccupanti: la trasformazione della politica in spettacolarizzazione sempre più escludente una partecipazione attiva dei cittadini, e al contempo la sua sempre più accentuata personalizzazione leaderistica che ha assunto toni spesso parossistici".

"Per questo vogliamo ricordare, a noi prima di tutto, quanto preziosa e insostituibile sia la partecipazione e la mobilitazione politica a sostegno dei valori democratici. Vogliamo ricordare come la mobilitazione e partecipazione popolari, del movimento degli studenti, del movimento operaio e delle organizzazioni dei lavoratori, del movimento delle donne e dei giovani, degli intellettuali democratici abbia in passato costituito un argine e garantito la tenuta democratica contro le tentazioni e i tentativi antidemocratici che hanno insanguinato il paese per un non breve periodo. Stragismo di Stato e complotti hanno trovato allora una barriera invalicabile innanzitutto nella mobilitazione e nelle lotte di massa di studenti, operai , intellettuali, giovani e donne".

"Per questo ci rivolgiamo a chi, come noi, ha partecipato e contribuito a quelle lotte , a quelle mobilitazioni, a quel pervadente impegno politico, per chiedere di sostenere questo appello, per riutilizzare forze ed energie che tuttora esistono, ma che spesso sono parcellizzate e isolate, per sollecitare un nuovo improrogabile impegno democratico".

"E lo chiediamo a tutti,Vi chiediamo di mettere da parte vostre ideologie politiche (di destra, di sinistra, di centro, di rottura)convinti che solo un popolo unito potrà battersi a difesa della democrazia e della Costituzione. Crediamo che sia giunta l'ora di dire BASTA. Se anche tu ti senti indignato,discutiamone assieme. Insieme possiamo trovare delle soluzioni".