Risveglio ideale sulla situazione sanitaria
"È di un paio di giorni la notizia di una ragazza del territorio jonico reggino che sentitasi male durante la notte non ha avuto la possibilità di essere soccorsa per tempo per carenza di ambulanze. Ma questo non è né l’unico, né il primo né ahimè l’ultimo caso di inadeguatezza sanitaria in Calabria". E' quanto scrive Teresa Libri Socio Fondatore Risveglio Ideale.
"Parlare di Mala Sanità - continua la nota - potrebbe essere diventato oramai un luogo comune, ma all’amara realtà non si sfugge.
Come non sfuggono agli onori della cronaca la chiusura del centro oncologico d’eccellenza della Fondazione Tommaso Campanella di Catanzaro, come non può e non deve passare in cavalleria la paventata chiusura della preziosissima struttura sanitaria per malati terminali sita a Reggio Calabria, l’Hospice Via delle Stelle.
E non ci dimentichiamo di moltissimi presidi ospedalieri pubblici definitivamente chiusi in tutta la Calabria a causa di scellerate decisioni assunte anni addietro.
Il problema di fondo in Calabria non è la mancanza di eccellenze e professionalità ma l’inadeguata gestione delle strutture dove questi professionisti sono costretti ad operare. È realmente difficile, ad esempio, se non impossibile, trovare un Pronto Soccorso in tutta la regione dove non si rischia di morire per carenza di personale che deve immediatamente prestare assistenza, dove i tempi di attesa sono inaccettabili e dove l’igiene è pressoché inesistente.
Da anni assistiamo quotidianamente a conferenze stampa di questo o quel dirigente sanitario o di questo o quel Presidente di Regione, o Commissario che sia, dove si sentono sciorinare numeri e cifre, dove il termine “risanamento” è diventato un tormentone.
Le ambulanze sono sempre pochissime, scandalosamente poche; i posti letto in quasi tutti gli ospedali sono carenti; capita anche, assurdo, che i parenti dei pazienti debbano portare i farmaci in ospedale per farli somministrare ai loro cari.
Ma pensano Loro Signori che i cittadini calabresi non capiscano che la Sanità in Calabria fa ancora acqua da tutte le parti? Le passerebbe del Ministro di turno sono sempre “meno gradite”, la Calabria ha bisogno di fatti e di una Sanità che funzioni veramente".