Rete fognaria Papanice, riunita sesta Commissione Consigliare
Si è riunita ieri, 14 aprile, la sesta Commissione Consigliare con all’ordine del giorno: allaccio rete fognaria zona Papanice al depuratore comunale.
Premesso che di tale progetto, che si stà portando avanti dal 2011 e che è stato finanziato con i fondi comunitari a cura della Regione Calabria, più volte la commissione consigliare competente è intervenuta su sollecitazione anche dei singoli componenti, abbiamo potuto apprendere dai sigg. direttori dei lavori Ingg.Lorenzo e Rizza, interpellati per l’occasione dall’Ass. Candigliota, “ che il progetto di chè trattasi ha bisogno di approfondimenti poiché la zona in questione è geologicamente instabile, ed anzi si sta studiano una soluzione alternativa che va in direzione di un cambio di tracciato”.
Preliminarmente interviene il Consigliere Pedace, che più volte ha interpellato, su tale progetto l’Amministrazione Comunale, ed ha rappresentato il forte malessere che esiste nella popolazione di Papanice per il mancato avvio di tale importantissima opera pubblica e il continuarsi a perpetrare un gravo danno all’ambiente che viene costantemente inquinato dai liquami di fogna che finiscono nei fossi di scolo e da li direttamente al mare.
Il Consigliere Mellace fa proprie le preoccupazioni del Cons. Pedace e stigmatizza negativamente l’appalto concorso usato nell’occasione poiché evidentemente contiene delle relazioni geologiche che non tengono in nessun conto del movimento franoso presente nel luogo e che forse non è stato adeguatamente considerato e valutato.
Il Consigliere Iritale interviene ed evidenzia tra le altre cose che trattasi di un appalto integrato normato dal codice degli appalti ( D. L.vo 163/2006 e succ. mod.) e che quindi l’impresa appaltatrice è anche la diretta esecutrice del progetto esecutivo il quale, tra l’altro, scaturisce comunque da un progetto definitivo messo a disposizione dell’ente appaltante.
Il consigliere Perziano si sofferma su quanto evidenziato dal Consigliere Iritale, e aggiunge che appare anomala la circostanza in cui un appalto integrato si trova ad avere un progetto esecutivo che presenta necessità non di adeguamento ( per imprevisti imprevedibili), ma di diverso tracciato e quindi risultanze progettuali.
Apprezza la disponibilità dei direttori dei lavori a ricercare soluzioni, le quali però non dovrebbero, se possibile, discostarsi dall’impianto progettuale esecutivo approvato ed appaltato, anche in riferimento al fatto che lo stesso appalto integrato è stato bandito con un progetto definitivo che ha tenuto ( avrebbe dovuto si ritiene) conto dell’analisi dell’area e della situazione geologica e geofisica.
La Commissione, per il ruolo che le compete di organo di indirizzo e di controllo, continuerà a vigilare anche perché tale problema investe la salubrità ambientale di un’intera frazione cittadina.