Il sindaco Vallone sul dissesto idrogeologico quartiere Papanice
“Speculare politicamente su questi argomenti che riguardano la sicurezza delle persone è gravissimo” ha aperto così la conferenza stampa convocata oggi pomeriggio nella sala Giunta del Comune di Crotone sulla emergenza idrogeologica del Quartiere Papanice il sindaco Peppino Vallone. “La protezione civile dovrebbe essere qualcosa di molto tecnico e di pochissimo politico” ha aggiunto il sindaco Vallone. “I rapporti, per quanto riguarda la Regione si sono invertiti a tutto danno dei cittadini”.
Il riferimento del sindaco Vallone è alle dichiarazioni del sottosegretario alla Protezione Civile Franco Torchia rilasciate ad una delegazione di cittadini di Papanice che ha incontrato ieri alla quale avrebbe riferito che il Comune di Crotone non aveva messo in campo nessuna attività rispetto alla problematica che sta investendo il popolare quartiere.
Dichiarazioni che hanno non poco preoccupato i cittadini che hanno naturalmente effettuato le proprie rimostranze nei confronti dell’amministrazione comunale. “Abbiamo la necessità di ristabilire la verità non per amore di polemica” ha aggiunto Vallone “ma soprattutto per l’interesse dei cittadini che è l’unica cosa che a noi sta a cuore”.
Come ha spiegato lo stesso sindaco Vallone che era affiancato dall’Assessore ai Lavori Pubblici Claudio Liotti e dal dirigente del settore Gianfranco De Martino “sin dalle ultime precipitazioni verificatesi tra la fine di febbraio e gli inizi di marzo l’amministrazione comunale ha tempestivamente avviato una analisi geologica e geomorfologica della zona al fine di valutare le condizioni e gli elementi di rischio”.
E’ stato l’ing. De Martino ad illustrare i dettagli tecnici delle analisi compiute dall’amministrazione.
Dai risultati dell’indagine è emerso che l’abitato di Papanice insiste sulla parte sommitale di rilievi collinari caratterizzati da una particolare morfologia, dalla presenza di depositi biocalcarenitici e sabbiosi, che rende, in pratica, tutti i versanti dei rilievi particolarmente franosi, sia per quanto riguarda gli strati di terreno superficiale, sia per quanto riguarda gli strati più profondi. Le precipitazioni hanno accentuato la problematica del dissesto interessando, in alcuni tratti, nuove porzioni di territorio ed coinvolgendo alcuni fabbricati per i quali sono state emesse ordinanze di sgombero a salvaguardia delle pubblica incolumità.
Tra le cause individuate per i dissesti sono da evidenziare le assenze delle opere di drenaggio a protezione del versante, l’appesantimento del bordo di terrazzo da edificazione, il riempimento dell’area con materiale da riporto.
Nella analisi sono stati previsti interventi da fare con urgenza tra cui il potenziamento del sistema drenante, la palificazione di tratti nei pressi dei quali insistono fabbricati, l’alleggerimento di fasce sulle quale gravano manufatti in cemento armato e la sistemazione del versante per facilitare lo scorrimento delle acque.
“Monitoraggio” ha aggiunto l’Assessore ai Lavori Pubblici Claudio Liotti “che abbiamo messo immediatamente a disposizione della Regione inviandola tempestivamente agli Uffici Regionali”.
“Io stesso, vista la non risposta da parte della Protezione Civile della Regione Calabria” ha aggiunto il Sindaco mostrando i documenti “ho inviato lo scorso 15 marzo al Presidente Scopelliti i dettagli della attività che il Comune ha fatto per Papanice chiedendo un intervento urgente”.”
Il sindaco ha anche precisato che si tratta di interventi che richiedono ingenti risorse ma ha anche anticipato che il Comune è già intervenuto ed interverrà ancora successivamente con proprie risorse per limitare i danni che il dissesto idrogeologico sta creando al quartiere.
Il sindaco ha anche annunciato un Consiglio Comunale aperto alla cittadinanza al quale saranno invitati Regione e Provincia.