Sequestro depuratore, Vallone: interveniamo immediatamente per funzionalità dell’impianto
Il sindaco Peppino Vallone ha convocato un incontro con la stampa a seguito della nomina a custode giudiziario dell’impianto di trattamento delle acque reflue urbane sito in località Papaniciaro sulla strada statale 106 Jonica. Nomina disposta dalla Procura della Repubblica a seguito del sequestro dell’impianto gestito della società Soakro. La Procura ha, comunque, specificato che il Comune di Crotone è parte offesa nel procedimento. “Non appena ricevuto la notifica da parte della Procura della Repubblica mi sono immediatamente attivato con gli uffici tecnici affinché si desse priorità assoluta nel mettere in campo tutte le attività non solo di messa in sicurezza dell’impianto ma anche del ripristino del normale funzionamento dello stesso” ha dichiarato il sindaco Vallone La Procura della Repubblica ha stabilito in venti giorni il termine per ripristinare lo stato dell’impianto. “Ho già avuto in mattinata due incontri specifici per avere un quadro tecnico della situazione ed abbiamo contattato ditte specializzate per il prelievo dei fanghi e degli altri rifiuti speciali prodotti a seguito del processo di depurazione che si trovano nel complesso sequestrato” ha aggiunto il Sindaco I tecnici comunali sono già al lavoro per tracciare un crono programma delle attività.
Da una prima stima i costi per le operazione dovrebbero aggirarsi intorno ai 250.000 € “Non sarà questa cifra, seppur considerevole, a fermarci. A questa attività anche dal punto di vista finanziario daremo precedenza assoluta perché siamo consapevoli dell’importanza dell’intervento per la tutela della salute dei cittadini. Faremo fronte noi a questi costi per poi rivalerci in danno sulla società che gestiva l’impianto” ha aggiunto il sindaco Vallone “Vogliamo intervenire immediatamente, anzi siamo intervenuti subito” ha ribadito il sindaco e, a chi gli ha chiesto se ha pensato di rifiutare la custodia giudiziaria per gli oneri e le responsabilità che derivano al Comune di Crotone, ha risposto: “non ci ho pensato neanche per un minuto. Davanti alla tutela della salute dei cittadini non ci si può tirare indietro” Il sindaco ha annunciato che chiederà il dissequestro del sito per consentire gli interventi di cui il Comune si farà carico. Il primo step degli interventi riguarderà la valutazione e la caratterizzazione dei fanghi presenti e poi il loro smaltimento nella discarica per rifiuti speciali presente sul territorio o, se sarà necessario, anche fuori Regione pur, in quest’ultimo caso, con una lievitazione dei costi. Poi si procederà alle attività per il ripristino del normale funzionamento dell’impianto.