Platania, conclusa la festa del volontariato
La bellezza, la ricchezza e la gratuità del servizio hanno fatto da sfondo alla festa del volontariato, celebrata nei giorni scorsi e promossa dalla parrocchia San Michele Arcangelo di Platania.
"L’attesa giornata che ha visto come protagonisti i volontari della locale parrocchia e delle Associazioni più rappresentative che operano nel piccolo centro dell’entroterra lametino quali “Radio Platania”, il Gruppo micologico Reventino, il gruppo Scout e il Circolo Bocciofilo – ha dichiarato lo stesso parroco don Pino Latelli – ha dato l’opportunità di riflettere sulla missione dei volontari nella realtà sociale sempre più bisognosa di gesti concreti di amore, di vicinanza e di solidarietà".
I numerosi volontari che hanno partecipato all’evento, hanno vissuto momenti di preghiera, di confronto e riflessione anche grazie all’intervento di monsignor Giuseppe Ferraro protagonista indiscusso della storia della Caritas della diocesi di Lamezia Terme che ha sapientemente guidata per vari decenni.
Il prelato ha sviluppato, con competenza, una interessante tematica dal titolo “Il volontariato ricchezza della chiesa e del territorio”. «Il volontario, che opera in nome e per nome di Cristo – ha sostenuto il religioso – vede nel volto dei bisognosi e dei sofferenti il volto stesso di Gesù da amare e da servire e svolge perciò il suo servizio nella gratuità, ponendo al centro del suo agire il valore e la dignità della persona umana e con spirito di solidarietà».
Monsignor Ferraro, in riferimento alla bomba alla farmacia Feroleto e a tanti atti di violenza che vengono consumati nella vicina Lamezia Terme, ha poi aggiunto: «In una Lamezia Terme dove l’egoismo, la violenza e il malessere fanno molto rumore, non solo non dobbiamo lasciarci prendere dallo scoraggiamento ma soprattutto dobbiamo riprendere con più forza la “voglia di andare oltre” con la consapevolezza di sapere che d’ora in poi “il bene farà più chiasso del male”.
Lamezia – conclude Ferraro - può liberarsi dal giogo della violenza e della paura solo se si lavora insieme e si perseguono nella condivisione e con tenacia gli stessi ideali. Vorrei dire a coloro che terrorizzano e sporcano con la criminalità la nostra meravigliosa calabria “tornate in voi stessi e a Dio, pentitevi e restituite la pace alla Comunità di Lamezia Terme». La festa, allietata dai colori della musica e della danza, si è conclusa con l’agape fraterna in un noto locale della zona.