Si conclude la rassegna resistente di Casarossa40
Ultimo appuntamento per la rassegna organizzata dal Collettivo Casarossa40 dal titolo “25 aprile 1945-25 aprile 2015. Scarpe rotte eppur bisogna andare – 70 anni di lotte tra vecchie e nuove resistenze“; un percorso politico di avvicinamento alla giornata del 25 aprile che ha voluto offrire ed aggiungere al carattere semplicemente – seppur fondamentale – commemorativo della giornata, anche uno strumento di conoscenza e di approfondimento oltre che strettamente politico di azione di contrasto delle nuove destre neofasciste.
Un percorso che si è animato da novembre ad oggi con incontri e dibattiti sui temi resistenza nell’intento di ricostruire un nuovo percorso condiviso di lotta alle nuove destre, sempre più caratterizzate da elementi di xenofobia e razzismo, nel loro tentativo di ripulirsi per riciclarsi come vere forze democratiche.
La rassegna si è inoltre arricchita con cene ed aperitivi sociali, mostre fotografiche, workshop e musica.
Dopo Saverio Ferrari, giornalista e scrittore che da anni ormai si occupa di studiare il fenomeno delle organizzazioni neofasciste, con cui abbiamo parlato proprio di fascismo ripulito, dopo Oscar Greco, ricercatore all’Unical, con cui si è parlato di anarchici calabresi che hanno svolto un ruolo fondamentale nei processi rivoluzionari di inizio 900 nel Sudamerica, dopo Pino Fabiano, giornalista e scrittore, con cui si è parlato del ruolo dei contadini rivoluzionari nel sud e l’antagonismo politico durante l’occupazione delle terre, anche la giornata del 25 aprile - che ricordiamo vedrà Al mattino su corso Numistrano (ore 10) un presidio resistente organizzato dallo Spazio Sociale Terra e Libertà - si caratterizzerà dà un incontro dibattito con Carlo Spartaco Capogreco professore di storia contemporanea all’Unical e con Antonio Milano professore di latino e greco al Liceo Classico di Lamezia Terme.
Il piombo e l'argento, libri di cui Capogreco è autore, ricostruisce la drammatica vicenda del partigiano Facio giustiziato non dai tedeschi né dai fascisti, ma da alcuni suoi stessi compagni di lotta. Appassionata e rigorosa ricostruzione di uno storico da sempre impegnato sul fronte più scabroso delle vicende della seconda guerra mondiale, dimostrando che è possibile indagare nelle pieghe e nelle piaghe più controverse della Resistenza, accettandone le zone d’ombra senza intaccare l’alto significato della lotta di Liberazione.
Capogreco è noto a livello internazionale per il fondamentale contributo dato alla riscoperta dell’internamento civile fascista; tra i suoi scritti ricordiamo: Ferramonti. La vita e gli uomini del più grande campo d’internamento fascista (La Giuntina, 1987); Renicci. Un campo di concentramento in riva al Tevere (Mursia, 2003) e I campi del duce (Einaudi, 2004); ha collaborato al Dizionario della Resistenza, al Dizionario del fascismo e al Dizionario dell’Olocausto.
L’appuntamento al parco inoltre è arricchito dalle mostre fotografiche su "I Partigiani lametini nella lotta di Resistenza al nazifascismo", poi "AL NAKBA" un percorso fatto di immagini che ripercorre l'esodo palestinese del 1948 conosciuto nel mondo arabo e fra i palestinesi proprio con il termine nakba (disastro)", poi ancora "I Ragazzi di Yarmouk", disegni dei bambini del campo profughi palestinese in Siria (queste ultime a cura del Centro di Documentazione InvictaPalestina) ed infine “Dalla Palestina a Kobane” storie di donne e resistenza nei territori occupati.
Poi INFOSHOP/PUNTO LIBRI del Collettivo Autogestito Casarossa40, del Centro di Documentazione InvictaPalestina e dei Gruppi d’Acquisto Solidale Terre Comuni (Lamezia-Curinga) e di Decollatura che hanno deciso di unire i propri progetti di economia “fuorimercato” in un Distretto di Economia Solidale del Lametino.
Le tre realtà che hanno dato vita al DES, il Collettivo Autogestito Casarossa40 di Lamezia Terme, l’Associazione Costa Nostra di Curinga ed il Coordinamento Territoriale del Reventino, sono da tempo impegnate sul proprio territorio a promuovere e sostenere forme di economia solidale e di consumo critico che mettono al centro del proprio essere un’autoproduzione sostenibile e rispettosa della natura, la difesa e la valorizzazione del territorio, l’abolizione dello sfruttamento sul lavoro, l ’equità e la giustizia sociale, la dimensione collettiva e relazionale nel produrre e consumare.
A chiudere la giornata l’Aperitivo sociale di autofinanziamento con i prodotti del Gas terre comuni (perché tutta l’iniziativa è autogestita ed autofinanziata senza contributi o patrocini) e Parole e suni di Liberazione reading e musica a cura dei blogger di Manifest.