Canile di Mortara. Ripepi (Fi): chiarezza sull’assegnazione della struttura
“Oggi è assolutamente necessario che si faccia chiarezza sull’assegnazione della struttura e per fare questo serve la sospensione urgente del procedimento di assegnazione della gestione a cui far seguire opportuni approfondimenti che possano al più presto ripristinare la legalità e la trasparenza di ogni procedura”.
Questa la richiesta di Massimo Ripepi, Consigliere Comunale Forza Italia a Reggio Calabria, in relazione alla vicenda del canile di Mortara di Pellaro, struttura conclusa nel 2006 ma mai entrata in funzione e che, nel luglio scorso, i volontari di “Dacci una zampa” e “Randagio io” hanno rimesso in funzione.
“Dopo aver ascoltato le Associazioni del territorio e preso atto dei documenti depositati dalle stesse – prosegue Ripepi - ho chiesto la sospensione in autotutela da parte del Comune di ogni procedimento atto all'assegnazione della struttura …, per consentire alle Commissioni interessate, per il bene di tutti ed in particolar modo per il bene dei nostri amici animali, di fare opportuni accertamenti tramite audizione dei dirigenti e chiarire così, una volta per tutte, la situazione di questa importante struttura”.
“Auspico che – aggiunge - il provvedimento proposto in sede di Commissione congiunta venga immediatamente attivato da questa Amministrazione nell'interesse del Comune, delle Associazioni animaliste e dell’intera collettività. Il sindaco Falcomatà si era impegnato con i volontari di “Dacci una zampa onlus” durante la campagna elettorale, e ancor prima, durante il Commissariamento, aveva con una lettera scritta alla triade messo in risalto i numeri che dimostrano come ‘l'associazione sia stata da sempre perfettamente in grado di gestire in nome della città un bene che è della città’. Bisognava ‘dare spazio ad un'associazione di cittadini che, liberamente, si è messa a disposizione per supplire a quello che l'amministrazione dovrebbe fare e non fa’, scriveva nella sua missiva ai Commissari ancora Falcomatà secondo il quale era ingiusto ‘spegnere questo vitale slancio per Reggio’.
“Aveva ragione l’allora ex consigliere oggi sindaco di Reggio. Non possiamo far spegnere la luce di un’associazione che – continua il consigliere comunale - con i suoi volontari, quotidianamente, da mesi, con il freddo, il caldo, sotto la pioggia, il vento, il sole ha curato e si occupa con amore di centinaia e centinaia di cani. Giovani volontari che dimostrano di avere la voglia, la determinazione e la forza di servire la nostra comunità senza avere nulla in cambio. Proprio perché è emerso dalle Commissioni l'interesse di ogni consigliere a trattare col massimo impegno e serietà la questione, concludo ricordando che vi è, fra l'altro, un ricorso in appello al Consiglio di Stato. Solo l’immediata sospensione in autotutela dell’assegnazione del bene – conclude Ripepi - potrà garantire tutti.