Fatture false, imprenditore crotonese denunciato per truffa

Crotone Cronaca

Una presunta truffa ai danni del Ministero dello Sviluppo Economico, per circa 198 mila euro, è stata scoperta dalla Guardia di finanza di Crotone che ha denunciato un imprenditore.

L’uomo aveva ottenuto un finanziamento pubblico (in relazione alla Legge 488/92) per costruire una nuova sede della propria azienda ma, secondo quanto rilevato dai militari, avrebbe “gonfiato” i prezzi dei lavori e dei materiali acquistati, allo scopo di ottenere una somma più alta. Sempre secondo le indagini, l’imprenditore - ora denunciato per truffa aggravata e falso - avrebbe rendicontato spese in realtà mai sostenute presentando, in alcuni casi, fatture per lavori di una impresa chiusa da circa un anno.


IN PARTICOLARE, i 198 mila euro erano stati concessi ed erogati dal Mise a beneficio dell’impresa, una società di persone che opera nel settore dei servizi, per realizzare - appunto - una nuova sede operativa. Dall’esame esame della documentazione di spesa, prodotta in sede di rendicontazione, sarebbe però emerso che alcuni acquisti per forniture di materiali edili ed impianti erano quantitativamente molto superiori all’effettivo fabbisogno, in alcuni casi con duplicazioni della spesa. Queste circostanze hanno insospettito i militari che hanno approfondito l’ispezione effettuando dei controlli incrociati presso i fornitori.

Così facendo si sarebbe accertato che, per una serie di forniture (come sanitari ed impianto di riscaldamento, materiale edile per la pavimentazione e la copertura, armature in ferro, altre che per l’attività tecnica di progettazione), la società avrebbe rendicontato spese che, in realtà, non sono state sostenute per l’iniziativa agevolata.

In un caso, addirittura, si sarebbe utilizzata una fattura emessa da un impresa già cessata da circa un anno. Questo documento è stato ritenuto dagli investigatori “relativo ad operazioni inesistenti anche alla luce delle dichiarazioni, vaghe e contrastanti nel tempo” rese dal fornitore, che non avrebbe saputo chiarire le proprie modalità di approvvigionamento del materiale.

Dall’esame complessivo della situazione aziendale, emergerebbe anche il mancato rispetto degli obblighi assunti in sede di presentazione del progetto, in particolare riguardo al numero dei lavoratori che l’impresa avrebbe dovuto assumere a seguito dell’attivazione del programma.

Tutti questi elementi saranno ora comunicati al Ministero dello Sviluppo Economico per le determinazioni del caso. Il legale rappresentante della società è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria di Crotone per i reati di falso e truffa aggravata e la sua posizione sarà oggetto di attenzione anche della Procura Regionale della Corte dei Conti della Calabria, per i connessi ed eventuali profili di danno erariale.