Attentato al pg Di Landro, la Provincia aderisce alla manifestazione del 25 settembre
"La Provincia di Cosenza aderisce alla manifestazione promossa all'indomani della bomba fatta esplodere davanti all'abitazione del Procuratore Generale di Reggio Calabria, dott. Salvatore Di Landro e che si terrà il 25 settembre prossimo nella città dello Stretto.
Lo facciamo non solo perché ci riconosciamo pienamente nel fronte che contrasta quotidianamente le organizzazioni criminali, la prepotenza delle cosche e la mentalità mafiosa, ma soprattutto perché vogliamo testimoniare con la nostra presenza il sostegno e la vicinanza concreta a chi lotta ogni giorno, in prima linea, contro la criminalità: magistrati e forze dell'ordine". Lo ha dichiarato il Presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio in una nota stampa in cui aggiunge: "Troppo spesso nella nostra regione è stata operata una grave sottovalutazione del fenomeno 'ndranghetistico. E troppe volte si è pensato che, per combattere e debellare la criminalità organizzata, bastassero solo le azioni e le iniziative, pur importanti e decisive, della magistratura e delle forze dell'ordine. La realtà ci dice che non è così".
"Per estirpare la "mala pianta" - continua il presidente - che corrompe e uccide ogni possibilità di crescita e il futuro stesso della nostra terra, è necessario affermare una cultura nuova ed un tessuto sociale capaci di costituire l'antidoto necessario per contrastare in modo efficace la pervasività delle organizzazioni criminali.
La necessaria azione di contrasto e di lotta alle cosche deve essere accompagnata da una costante e profonda azione di bonifica e di prosciugamento di tutti i canali di cui esse si alimentano".
In tal senso ognuno - aggiunge Oliverio - è chiamato a fare la propria parte senza sottovalutazioni o, peggio, indifferenza, facendo sentire alta la propria voce ogni qualvolta viene minacciata la libertà e la vita di quanti ogni giorno, nell'esercizio del proprio dovere, si adoperano con coraggio e generosità per contrastare il fenomeno criminoso e l'illegalità e per tutelare la libertà di tutti.
Ma occorre anche la presenza di uno Stato che dia risposte immediate ed assuma provvedimenti efficaci per affiancare chi la lotta alla mafia la pratica ogni giorno in città e in territori difficili come quelli meridionali e calabresi dove, anche a causa degli effetti di una pesante crisi economica, crescono e si allargano a macchia d'olio fenomeni gravi come la disoccupazione, l'inoccupazione, la dispersione scolastica, l'area delle povertà.
Sappiamo bene, infatti, che in una società nella quale il bisogno condiziona la vita di una larga parte dei cittadini, trovano terreno fertile le lusinghe di quanti, attraverso raggiri e false promesse, propinano illusioni e facili arricchimenti per allargare la rete delle organizzazioni criminali.
La manifestazione di Reggio Calabria può essere un'occasione utile per mostrare ancora una volta a tutto il Paese che c'è una Calabria che non si arrende e che non vuole mollare.
Una Calabria che sostiene l'impegno e il sacrificio degli uomini impegnati in prima linea per sconfiggere le organizzazioni criminali e la loro soffocante presenza e per affermare la legalità ed i diritti".
"Una Calabria - conclude Oliverio - che crede e spera che un futuro diverso e migliore sia ancora possibile"