Cgil Crotone su vertenza Soakro
"La gestione del Servizio Idrico Integrato nella nostra Regione vive uno dei momenti di crisi più acuta." Lo afferma in una nota la Cgil di Crotone aggiungendo che "L’ esplosione della vertenza di Soakro è la testimonianza compiuta della gravità in quanto consegna il serio rischio per la popolazione del crotonese di non avere garantita l’ erogazione di un servizio vitale qual è quello dell’ acqua potabile".
"Il punto di massima crisi - prosegue il sindacato - si è potuto misurare con tutta la sua drammaticità nel periodo pasquale nel quale il braccio di ferro tra due soggetti gestori, uno totalmente in mano pubblica (Soakro) e l’ altro società mista a maggioranza pubblica (Sorical) ha avuto come risultato finale la sensibile riduzione dell' erogazione di acqua con la conseguenza che interi quartieri della città sono rimasti a secco".
"Allo stato, - aggiunge la Sigla - non si intravedono vie di uscita dall’ imbuto determinatosi e per tale ragione gli stessi lavoratori unitamente alle OO.SS. sono stati indotti a proclamare una ulteriore giornata di sciopero per giorno 4 maggio 2015 per spingere l’ azienda e tutti i soggetti che a vario titolo interagiscono nel sistema tra cui (Regione-Provincia e Comuni) ad assumere le determinazioni del caso. Pertanto, urgono da parte della politica decisioni immediate ed adeguate per rilanciare il sistema prima che questo imploda definitivamente".
Il Sindacato intende "continuare a svolgere una azione di stimolo e di contributo fattivo alle decisioni che si dovranno assumere nel duplice interesse di tutelare le popolazioni e gli stessi lavoratori che, ad oggi, continuano con grande senso di responsabilità a garantire il servizio nonostante non ricevono da mesi gli stipendi". La Cgil, inoltre, "ritiene che, la crisi di Soakro non sia ascrivibile solo alla mancato introito della fatturazione e/o alla discrasia tariffaria tra ingrosso e dettaglio ma che ci sia anche una non adeguata funzione di indirizzo e di coordinamento della politica oltre ad una discutibile organizzazione e gestione interna del lavoro da parte di Soakro".
"Inoltre - si legge ancora nella nota - non ci convince la scorciatoia di quanti ritengono di attribuire la crisi del sistema ad un ridondante numero di lavoratori impegnati, rilegando di fatto il problema al solo costo del personale anziché analizzare i veri problemi quali: la mancanza di risorse economiche, la mancanza di un vero piano industriale, la mancanza degli investimenti per ammodernare le reti e la parte impiantistica della della depurazione e non per ultimo l’ armonizzazione delle tariffe. Per la nostra esperienza, maturata in altre realtà della stessa Calabria, registriamo che il numero di addetti oggi presenti in Soakro sono congrui rispetto alle attività da svolgere , alla complessità impiantistica e alla specificità territoriale".
"Altresì - aggiunge - potrebbe risultare sufficiente una revisione del modello organizzativo in cui sia possibile verificare il migliore impiego delle risorse umane disponibili in base alla professionalità maturata al fine di far girare meglio il sistema eliminando consulenze, sprechi , lentezze e provando a mettere in campo un intervento oculato e selettivo di internalizzazione di attività con sicuri ritorni in termini di efficienza operativa e gestionale e quindi economici. Mentre sul lato delle risorse economiche invitiamo i soggetti politici e manageriali ad attivarsi tempestivamente per non perdere anche l’ ultimo treno della nuova programmazione dei fondi Comunitari e Nazionali che potrebbero garantire le risorse per l’ ammodernamento del sistema ed invece sul versante congiunturale impiegare i fondi da subito disponibili che giacciono tra Comuni e Regione (Royalties – Fondi Por Calabria ex delibera cipe 62/11 etc etc ) e non da ultimo richiedere i fondi che l’ attuale Giunta Regionale sta pensando di destinare all’efficientamento del sistema della depurazione in vista proprio dell’ imminente stagione turistica".
"Per quanto detto - conclude la Cgil di Crotone - questo Sindacato è pronto a fare la sua parte dichiarando da subito la piena disponibilità a confrontarsi con chi immagina di voler rilanciare seriamente il SII con l’ obbiettivo concreto di assicurare l’ erogazione di un bene essenziale per i cittadini e un driver per lo sviluppo economico e sociale di un intero territorio."